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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Sergio - 7 settembre 1998
UNA DONNA AL QUIRINALE:...E AMEDEO D'AOSTA CANDIDA UNA SAVOIA (3)=

(AGI) - Roma, 7 Set. - E che cosa ne pensa la veterana delle

giornaliste politiche, la prima donna conduttrice e moderatrice

delle tribune elettorali in Tv ?

Luciana Giambuzzi non si meraviglia affatto: "Dopo tutto -

dice - in Irlanda e in Islanda le repubbliche sono rette da

donne e non vedo perche' anche in Italia, dopo cinquant'anni di

impegno politico femminile, non si dovrebbe". Il problema,

secondo Giambuzzi, e' che "non vedo quali potrebbero essere le

candidate, non vedo figure cosi' solide e affidabili". La Iotti?

"Un po' troppo anziana". La Bonino? "Ma la Bonino e' un

po'monello per un ruolo istituzionale cosi' solenne. Lei e' una

donna che corre, che fa, che parte per l'Afghanistan. No,

francamente - conclude la giornalista - non la vedo a ricevere

ambasciatori con il tallieurino buono".

"Sono entusiasta. Anzi, mi vorrei candidare - scoppia a

ridere Simonetta Matone - e spero che da questa provocazione

nasca una riflessione. Una donna al Quirinale, la donna giusta -

aggiunge il magistrato - potrebbe provocare paradossalmente

l'effetto Diana Spencer: entrare nel cuore della gente per

sensibilita', umanita' e attenzione ai problemi di tutti i

giorni".

QUIRINALE: UNA DONNA? ANDIT, "MEGLIO TARDI CHE MAI" =

(AGI) - Roma, 7 set. - "Decisamente favorevole" alla

provocazione di Giuliano Amato l'A.N.D.IT Associazione Nazionale

Donne Italiane, ricorda che gia' nel 1985, precisamente in data

10 giugno, indirizzo' ai Segretari politici dei partiti una

lettera ufficiale per candidare alla Presidenza della Repubblica

una donna nella persona di Maria Luisa Cassanmagnago, Vice

Presidente del Parlamento Europeo.

"Una cosa pero', rileva l'Andit in una nota - e' importante:

la donna da scegliere per la Presidenza della Repubblica non

deve uscire dal Parlamento. E' essenziale che provenga dalla

societa' civile, oppure dal mondo impegnato nel campo dei

diritti civili". L'Andit immagina Presidente della Repubblica

Italiana, donne illustri come Gae Aulenti, impegnate nel sociale

come Letizia Moratti, combattenti per i diritti civili come Emma

Bonino. Donne "che non sono state sottoposte al condizionamento

delle aule parlamentari, o che non ne hanno subito il

condizionamento, che sono in grado di non rispondere alle

segreterie politiche, che possono esprimere il meglio di se

stesse e del loro essere donne al servizio dei cittadini".

"Ottima, dunque, la proposta di Giuliano Amato, anche se

viene dopo tredici anni da quella dell'Andit - ha dichiarato la

Presidente dell'Associazione Silvana Caradonna - anche in questo

caso meglio tardi che mai. La stampa dovrebbe aprire un grande

dibattito nel mondo dei cittadini dando voce alle loro opinioni

ed ascoltare le voci che da quel mondo provengono".

 
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