Scrive Mario Scandura:
==> Il Di Noto (don) e
==> balzato di prepotenza alla ribalta delle cronache
==> siciliane per l'attivita della sua parrocchia, costoro
==> hanno intrapreso da qualche tempo una vera e propria
==> "crociata" contro quello che definiscono "il demone del
==> 2000" ovvero Internet. Da Avola (SR) passano il loro
==> tempo navigando in Internet alla ricerca dei siti
==> "sconci" denunciandone poi l'esistenza accompagnati dal
==> classico squillo delle trombe del Giudizio
Io distinguerei nell'avvenimento due aspetti, che altrimenti restano spesso,
secondo me, non utilmente mischiati.
1) La demonizzazione di internet come strumento di comunicazione, con
eventuale accompagnamento di trombe del giudizio.
Sono necessarie la lotta alla demonizzazione e la difesa dello strumento.
2) Il fatto che qualcuno ricerchi e denunci materiale pornografico che
coinvolge bambini, e contribuisca a far perseguire chi lo produce.
Per quanto quel "ricercatore" possa riuscire poco simpatico, per quanto
egli attiri facili battute sul fatto che "lui se le guarda"...per me va bene.
La liberta' sessuale e la sessuofobia qui non c'entrano di sicuro...
Ognuna delle foto che coinvolgono bambini e' frutto di uno dei piu' gravi
attentati immaginabili contro la liberta' dell'individuo.
E tanto piu' duramente esso e' perseguito nei paesi di cultura piu'
decisamente liberale della nostra.
==> con la multa non inferiore a lire tre milioni". Come si
==> vede si parla di minori di anni 18, ma come si faccia a
==> riconoscere una/un diciassettenne da un/una
==> diciottenne, onestamente mi sfugge
Sono certo che se si tratta palesemente di bambini piccoli o molto piccoli,
ti torna di piu'.