ARRESTO SPARACIO: VIAGGIAVA IN FERRARI E PRESIEDEVA SUMMIT =
(AGI) - Catania, 10 set. - Dopo essere stato accettato dal
programma di protezione riservato ai collaboratori di giustizia,
Luigi Sparacio viaggiava a Messina a bordo di una Ferrari e in
un albergo convocava gli uomini del suo clan. In una suite
Sparacio tramava contro i suoi nemici tra i quali il funzionario
di polizia Francesco Montagnese, trasferito da Messina,
processato per corruzione e poi assolto.
La cattura del "falso pentito" fu patteggiata dato che
Sparacio pretese che fosse il reparto "volanti" della questura
ad arrestarlo. Sono questi alcuni particolari che emergono
dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa contro
Sparacio firmata dal gip del Tribunale di Catania. Secondo il
Gip la capacita' di inquinamento processuale esplicata da
Sparacio fu resa possibile da "ingiustificate inerzie e
tolleranze degli organi istituzionali competenti".
La procura di Catania nelle indagini si sarebbe avvalsa
della deposizione di un maresciallo dei carabinieri per anni
collaboratore della procura di Messina. Il militare avrebbe
anche avvertito i magistrati messinesi di un incontro tra sei
pentiti avvenuto all'hotel Europa. "Feci presente ai magistrati
- si legge in una dichiarazione del maresciallo agli atti
dell'inchiesta - per averlo sentito direttamente, che in
quell'albergo i pentiti si mettevano d'accordo tra loro". Agli
atti dell'inchiesta ci sono anche due collaboratori di giustizia
Salvatore Giorgianni e Guido La Torre. (AGI)
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ARRESTO SPARACIO: MONTAGNESE, "NON C'E' DA MERAVIGLIARSI" =
(AGI) - Catania, 10 set. - "Non capisco di cosa vi meravigliate.
Tutto quello che si viene a sapere oggi sul pentito Sparacio e'
possibile leggerlo negli atti del processo, di cui io sono stato
imputato di corruzione e dal quale sono stato assolto".
Parla con tono deciso ai giornalisti il vicequestore
Francesco Montagnese oggi dirigente della sezione "volanti"
della questura di Catania e dirigente della mobile di Messina
all'epoca dei fatti. Montagnese ricorda inoltre l'arresto di
Sparacio: "non fu assolutamente una brillante operazione delle
volanti, bensi' Sparacio tratto' il suo arresto con delle
persone e alla fine si consegno' alla polizia". Sulla "liberta"
di movimento di Sparacio a Messina, Montagnese dice: "io
segnalai a chi di dovere tutti gli spostamenti di Sparacio,
segnando nomi, alberghi e movimenti del pentito". (AGI)
Cli/Ruv/Mzu/Anz
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