come puoi vedere dal tuo osservatorio privilegiato la situazione é grave e pure alquanto seria. Specialmente per la debolezza della leadership e del ruolo della politica. Ma si sei chiesto come mai leadership, funzione, ruolo della politica, negli Usa come in Europa o in Giappone sia così "debole", incerta, frammentata? Non ti viene il dubbio (ohi, solo il dubbio per carità...) che il difetto sia nel manico, ovvero nella cultura politica e nell'approccio (o "paradigma") dominante nell'Era reaganiana, quella del "capitalismo globale deregolamentato", l'idea-guida del "mercato-Divinità" (per dirla con Piero Ostellino)?
Non ti sovviene il dubbio che fondamentalismi radicali, neonazionalismi religiosi, populismi etnici siano il frutto di questa "debolezza-subalternità" della politica democratica?
Non sarebbe il caso, in termini politici, di superare quel paradigma, di trovare un approccio nuovo, una nuova sintesi fra mercato e "welfare"?
Non sarà che, nello "scontro delle civiltà" da S. Huntintgon lucidamente osservato ed analizzato, la "civiltà liberale occidentale" si gioca proprio su questo terreno la sua "leadership"?
cordiali saluti "Keynesiani"