COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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AUMENTI ESOSI ASSICURAZIONI VEICOLI
E' POSSIBILE OPPORSI E OTTENRE GIUSTIZIA.
Firenze, 16 Settembre 1998. Sono numerose le proteste di automobilisti e motociclisti che in questi giorni giungono nei nostri uffici: stanno arrivando i rinnovi delle polizze assicurative con aumenti anche superiori al 40%, e senza che l'assicurato abbia avuto un minimo di preavviso.
"Sono gli effetti di un mercato impazzito e impaurito: frutto della mancanza di sicurezza delle compagnie assicurative, abituate ad obblighi che gli garantivano rendite di nicchia". Interviene cosi' Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, che continua: "E' la paura del concorrente "straniero", piu' aduso a fare business in un mercato aperto: una tipica reazione da nani economici, che si sono resi conto di essere tali dopo una vita vissuta da giganti. E sempre con un pagatore che gli garantiva successo e gloria: il consumatore.
Ma da oggi, la musica e' un po' cambiata, anche se c'e' ancora molto da fare nel settore. L'Isvap -Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo- grazie alle numerose segnalazioni che gli sono giunte, ha fatto sapere che le imprese assicurative, quando il contratto lo prevede, devono comunicare l'aumento della tariffa del premio al domicilio dell'utente, e non solo appenderla nella bacheca degli avvisi -come molti continuano esclusivamente a fare. Quindi, se cio' non avviene il contratto puo' essere sciolto, al di la' dei tempi e dei modi contrattuali previsti, per inadempienza di una delle parti. E' evidente che, per coloro che non hanno nel contratto la clausola che prevede la comunicazione a domicilio, e si sono visti arrivare aumenti irragionevoli, non possono che accettarla, ma sviluppando una considerazione: se la compagnia e' stata cosi' vorace e affatto delicata, e' giusto che, rispettando i termini contrattuali, si invii la disdetta, indirizzando la propria scelta v
erso chi, invece, ha una simile clausola.
L'importante e' non accettare passivamente le angherie di chi, solo perche' e' incapace di competere su qualita' e servizio, usa il proprio potere contro la piu' elementare logica. E il mezzo piu' grosso che il consumatore ha in mano, e' quello di indirizzare altrove i propri consumi e le proprie scelte."