Mi si può ribattere che le ASL non sono meglio; certo, ma almeno avremo a che fare con un solo interlocutore, non con due sempre in lotta fra loro; e le ASL non avranno più il comodo alibi del "Noi vorremmo fare tanto per i poveri td.ti in carcere, ma qeui cattivoni dei medici penitenziari ce lo impediscono...".Non mi pare nemmeno da sottovalutare il messaggio simbolico della riforma: il detenuto, e in particolare il detenuto td.te, è un cittadino fra i cittadini e pertanto è assisitito dal Servizio Sanitario nazionale come tutti gli altri, non più dalla "medicina carceraria", del ghetto....
Discutiamo....