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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Matteo - 20 settembre 1998
VECELLIO

Prima di commentare la lettera di Vecellio pubblicata su Liberal

vi propongo la lettura di questa agenzia di stampa di qualche

mese fa.

UE: D'ALEMA, MI SENTO BEN RAPPRESENTATO DA MONTI E BONINO

12.49 - (ASCA) - Roma, 21 feb - Mario Monti e Emma Bonino stanno ben

rappresentando l'Italia a livello europeo. Lo assicura Massimo D'Alema

secondo il quale ''come esponente della maggioranza alternativa al governo

che fece queste nomine, io mi sento molto ben rappresentato in Europa''.

''Mi riferisco a Mario Monti - dice rivolgendosi direttamente al commissario

europeo con il quale paretcipa ad una tavola rotonda - MA ANCHE A EMMA BONINO

SULLA QUALE HO QUALCHE PERPLESSITA' QUANDO VIENE A FARE MANIFESTAZIONI IN

ITALIA. ''NON E' IL SUO COMPITO, - aggiunge D'Alema - MA IN EUROPA SVOLGE MOLTO

BENE IL SUO INCARICO''.(le maiuscole le ho messe io ndr)

Bene, la conclusione che traggo dalla recente campagn-stampa pro-Bonino e

dalla lettura di questa agenzia è cheD'alema e tutto l'establishment del

regime partitocratico italiano, pongono una precisa condizione per il

riconoscimento del buon operato di Emma Bonino e per proporla ad ipotetiche

candidature in ruoli istituzionali:

Emma Bonino non deve occuparsi di vicende politiche che riguardino l'Italia,

non deve occuparsi del regime partitocratico e neocorporativo italiano,

dei golpe della Corte Costituzionale, dell'illegalità del servizio pubblico

radiotelevisivo, degli attentati al diritto e alla vita di Radio Radicale,

del tradimento della volontà popolare in materia di finanziamento pubblico

dei partiti o di responsabilità civile dei magistrati,

di un Presidente della Repubblica che attenta alla Costituzione;

insomma, per farla breve non deve occuparsi dell'iniziativa politica RADICALE

in Italia.

Può ben occuparsi di Tribunale internazionale, di pena di morte, di diritti

umani nel mondo, di federalismo europeo; su questi temi, lo abbiamo visto,

(e Pannella lo ha indicato con insistenza per mesi) le è concesso spazio,

attenzione e autorevolezza. Se invece parla di iniziative che possano

rischiare di mettere in discussione lo "status quo" della politica italiana,

non ottiene spazio, attenzione e autorevolezza, come d'incanto diviene

nuovamente "eccessiva", "politicamente scorretta", in una parola, RADICALE o

PANNELLIANA. In sintesi il regime partitocratico fa questa proposta:

"Cara Bonino, se parli da RADICALE di politica italiana non sei candidabile,

altrimenti sì".

Questa mi pare la posta in gioco, e mi pare anche chiaro che qualsiasi

ipotesi di candidatura di Emma a ruoli istituzionali (che a mio parere

sarà obbligatoriamente di carattere internazionale e quanto più distante

per funzioni e rilievo dalla stringente realtà politica italiana), che sia

proposta dall'interno del "regime" e non invece imposta, come accadde con

Berlusconi, non potrà essere, per sua natura, una candidatura di una

RADICALE, bensì quella di un ottimo jolly indipendente, ben spendibile per

background e professionalità, da piazzare in autorevoli cariche in giro per

il mondo a sostegno del prestigio del nostro paese; insomma, ho l'impressione

che il regime voglia un nuovo "Rutelli" in gonnella e che farà di tutto per

averlo, consentendo a Emma di parlare e di esistere nel panorama politico

solo quando si occuperà di argomenti e di iniziative "politically correct"

e tappandole la bocca, invece, tutte le volte che vorrà occuparsi di

partitocrazia, di diritti violati e negati nel nostro paese ecc. ecc.

Questo è il rischio grave che vedo. In bocca al lupo a Emma e a tutti noi.

 
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