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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Sergio - 29 settembre 1998
La Pivetti è mamma auguri anche da Bossi
E' nata Ludovica Maria, la figlia di Irene e Alberto Brambilla

[la Repubblica 29/09/98]

di LEONARDO COEN

MILANO - Stanza 735, settimo piano del settore C,

reparto di neonatologia dell'ospedale San Raffaele di

Milano. Lì dentro Irene Pivetti in Alberto Brambilla è

diventata mamma di una bella bimba nella notte tra

venerdì e sabato scorso: si chiama Ludovica Maria. Già

stamane mamma Irene potrebbe tuttavia aver lasciato

l'ospedale per tornare a casa. La notizia ha commosso

persino un duro come Umberto Bossi. Dimenticata per un

attimo la rivalità che li divide ma non l'affetto che forse ci

fu ("E il politico che odio di più", si lascia sfuggire il marito

di Irene), Bossi si è premurato di far sapere che ha

inviato un telegramma d' auguri a Irene mamma e alla

figlia: "Io sono uno per bene, rispetto le persone, non

mescolo le situazioni, faccio la guerra per altre cose,

questa non c'entra niente con la politica. Meno male che

è nata la bimba. In tempi di ristrettezze, dove nessuno fa

più figli, è una bambina in più...". Ruvido e schietto come

un capo celtico deve essere.

Ciarliera durante la gravidanza al punto da confidare ai

settimanali popolari che lei aveva concepito la piccola nel

mese di dicembre, "molto probabilmente durante il

viaggio di nozze in Thailandia, in un posto delizioso

tagliato fuori dal mondo", prima di Natale, Irene Pivetti ha

invece preferito ammantare di mistero e di riservatezza

assoluta quello che lei stessa ha definito "il mio sogno,

ciò che più di ogni altra cosa desideravo avere" (Gente,

maggio '98). Proteggevano infatti la sua degenza due

marcantoni della Ps, la scorta che le compete in qualità

di ex presidente della Camera dei deputati. Meno di un

anno fa, senza scorta e con più allegria, c'era passata

Lorella Cuccarini in quella stessa stanza singola con

vista sui giardini dell'ospedale, quasi di fronte alla

nursery dove si inseguono ora i vagiti di venticinque

poppanti.

Una privacy difesa coi denti e con tanta rabbia, a sentire

Alberto Brambilla, il signor Pivetti, come qualche

malignazzo lo aveva bollato: "Siamo sotto assedio, mia

moglie e mia figlia sono costrette a vivere in una

cameretta di due metri quadrati (esagera, ndr) con le

tapparelle abbassate per difendersi dall'assalto dei

giornalisti". Non manca il classico depistaggio: "Mia

moglie sarà dimessa non appena i medici ci daranno

l'okay. E non appena avremo imparato le cose che si

insegnano nei corsi preparto che noi non abbiamo

frequentato perché sarebbe stato come dare l'annuncio

di dove e quando mia moglie avrebbe partorito". Vero sul

dove, falso sul quando, basta leggere il già citato

"Gente".

Ingenuamente il signor Brambilla rivela le manovre per

strappare qualche istantanea: "Hanno offerto a Irene 200

milioni per il film del parto, una testata ha promesso cifre

da capogiro per poter fotografare Irene incinta come

Demi Moore nuda col pancione. Io ho protestato, loro mi

hanno risposto che Irene poteva coprire il ventre con un

braccio e con l' altro i seni. Per non parlare delle

cretinate dette al tg di Canale 5, sulla presunta

esclusiva. Se ci saranno immagini in esclusiva non sarà

per i soldi, come qualche maligno ha insinuato, ma

perché ci vediamo costretti a tutelare la nostra intimità in

questi momenti per noi irripetibili". Quanto alle

quotazioni, bisogna dire che Ludovica Maria sbaraglia la

madre: se i paparazzi avessero fotografato Irene nuda al

mare avrebbero incassato cento milioni di lire... mica

male per la neonata venuta alla luce con parto naturale

al quale ha assistito il papà, segno zodiacale Bilancia

("sarà dotata di senso artistico, di determinazione ed

equilibrio" pronosticò mamma Irene), tre chili e cento

grammi, lunga 55 centimetri. O 50? Le fonti divergono:

capita sempre, guarda caso, coi politici...

 
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