La Lista Pannella esiste solo in regime di prorogatio per gli ordinari adempimenti, anche politici se si vuole, ma senza avere mandato operativo: esistente insomma sulla base di una mozione del 1997 che ne sancisce la chiusura.
Ciò dopo approfondite analisi della situazione politica e reale del Paese e dopo avere accertato ed evidenziato il tradimento del Diritto e della Costituzione.
E' stato altresì denunciato il regime occulto al potere e la complicità ad esso della classe politica e civile.
E' impossibile affermare Diritto e pertanto occorre una rivoluzione.
Una rivoluzione democratica e liberale che affermi le regole scritte e ne riformi i contenuti e gli aspetti di sostanzialità sociale.
Se avessimo un Sindacato dei lavoratori e dei consumatori libero ed osservante della propria specificità, che non difendesse il proprio centro di potere e privilegi che gridano al cielo, ma che aprisse ad un coinvolgimento di tutte le componenti di reddito e di diritto alla flessibilità, alla protezione sociale e alla mobilità, per cultura e ripeto per diritto, con il dovere di contrattualizzare gli obiettivi di lavoro altrimenti alienante, la rivoluzione potrebbe partire proprio da lì e con successo.
Una classe civile e dirigente - che sappia lottare per il bene comune e per il Principio delle cose tutte affinchè così facendo possa alimentarsi il proprio stesso benessere - è ciò che occorre.
Anch'io temo per "la situazione di sospensione nel vuoto", e tanto più in considerazione di un Partito Radicale Trasnazionale che è anch'esso, per altri versi, fuori dallo Statuto .
Occorre statuire, appunto, un nuovo soggetto politico: è questo il problema, che purtroppo, in assenza di Marco Pannella, sta producendo un dibattito poco edificante e certamente inadeguato presso questi lidi.
Ciò è pericoloso perché altrove c'è il nulla e dove c'è qualcosa rimane impastoiato nelle logiche partitocratiche che consumano ogni senso ed energia.
Sordità morale e cecità mentale occupano gli spiriti della politica mentre occorre e presto un forte richiamo per un nuovo contratto sociale.
Intanto, "Internet e pedofilia", il convegno che si terrà a Roma il 27 ottobre, poi la moratoria sulle pene capitali all'assemblea ONU e infine, spero per Natale, il congresso di rilancio del Partito Radicale.