La Rai non ha le risorse per la Tv digitale? Privatizzatela.Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:
Roma, 7 ottobre 1998 - "Il sottosegretario Vincenzo Vita ha ragione: "alla Rai serve una struttura societaria più adeguata perché il problema delle risorse non si risolve con l'assistenzialismo o con gli aiuti di Stato". Conseguenza obbligata di questa considerazione non può che essere la privatizzazione della Rai: il referendum del 1995 che Zaccaria, Celli e lo stesso Governo ostentano di ignorare - e con esso la volontà degli elettori - rende possibile l'ingresso di capitale privato nell'azienda del cosiddetto servizio pubblico radiotelevisivo.
Se non a questo, a cosa pensa Vita? A meno di ritenere che la polemica dell'esponente del Governo italiano nei confronti dell'ineccepibile documento del Commissario Europeo Van Miert non prepari una nuova stangata sul canone. Il documento della Commissione, infatti, stigmatizza il canone come "illecito aiuto di Stato" per la quota che eccede le trasmissioni di "servizio pubblico", cioè tutte quelle fornite anche dal mercato: si tratta, come ciascuno può giudicare, della stragrande maggioranza programmazione Rai.
La televisione digitale che stanno preparando Telecom e Murdoch non può avere nulla a che fare con un presunto "servizio pubblico", la Rai ne stia fuori, quindi, se non dopo essere diventata una azienda privata e aver ceduto il monopolio del "servizio pubblico"."