Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 30 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Sergio - 8 ottobre 1998
Kosovo: il punto

Aspetti tattico-logistici.

Il segretario alla difesa americano William Cohen quantifica il numero degli aerei disponibili per le incursioni in 430 di cui un 60% USA. Jean Francois Bureau, portavoce del Ministero della Difesa Francese ha annunciato la partecipazione di unità terrestri francesi contestualmente all'impiego di mezzi aerei. Quanto al ruolo dei Russi, ci sono voci contrastanti, un qualsiasi loro coinvolgimento creerebbe non pochi problemi. Il quotidiano russo Kommersant-Daily, descritto dalle agenzie stampa come fonte autorevole, scrive che anche quando le voci di un coinvolgimento dell'esercito russo a favore dei serbi fossero fondate, le truppe non avrebbero materialmente e fisicamente la possibilità operativa in uno scenario simile. I parà russi che si trovano in Bosnnia sono bloccati dai caschi blu dell'ONU, la flotta è imbottigliata nel Mar Nero dalla Turchia che fa parte della NATO, i bombardieri Sukoi 24M e Tupolev 22-M23 anche se riuscissero a raggiungere i cieli jugoslavi non sarebbero in grado di difendere le inst

allazioni terrestri, gli aerei Iliushin-76MD anche se consentono la possibilità di paracadutare alcune unità, verrebbero abbattuti prima ancora di giungere sul posto dai caccia. Ucraina, Bulgaria, Romania ed Ungheria in ogni caso non concederebbero il passaggio e proerebbero ugualmente ad intercettarli. Restano però le parole del Ministro della Difesa Igor Sergheiev: "un colpo contro la Jugoslavia non sarà una punizione ma l'inizio di una guerra". Il presidente della Duma Ghennadi Selezniov in una confrenza stampa ha detto che la russia non manderà truppe anche se non è da escludere l'affiancamento di volontari all'esercito serbo sostenedo che le forze di Milosevic hanno la forza per respingere l'attacco NATO.

Working in progress.

L'Alitalia ha disposto voli doppi per il trasferimento dei parenti dei diplomatici residenti in serbia. L'UCK ha momentaneamente posato le armi per "lubrificare" l'avvio delle operazioni.

La politica.

La Albright questa sera a Londra ha provato a convincere il ministro Dini. Il Vaticano pur dichiarandosi contrario all'uso delle armi, dice che occorre disarmare l'aggressore. Prodi ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro Primakov. Primakov ha informato Prodi sui risultati del colloquio tra il ministro degli Esteri Ivanov e il presidente Milosevic. Prodi ha ribadito a Primakov la posizione del governo italiano sulla crisi nei Balcani: non ti preuccupare, non ci sono ipresupposti per l'intervento militare in Serbia, c'è la 1199... Il segretario generale della Nato, Javier Solana ha ribadito a Prodi di non ritenere necessaria una nuova risoluzione Onu per l'attacco: nella risoluzione 1199, "citata particolarmente dall'Italia, la legittimazione per agire c'e' gia', spetta al governo e al Parlamento italiani decidere sull'uso delle basi in Italia per un eventuale intervento militare nel Kosovo". Richard Holbrooke ha consegnato a Milosevic l'ultimo messaggio. Mastella (UDR) chiede garanzie della NA

to verso la tutela dei cittadini italiani: ironicamente qualcuno ha pensato ad una nuova base NATO da costruire a Benevento. Bertinotti e Cossutta litigano sul Kossovo. Alcuni parlamentari del Polo sostengono che la Nato ha già deciso e Prodi lo nasconde. Burlando propone di utilizzare Malpensa come base NATO così l'UE non potrà dire nulla (non è vero è uno scherzo...).

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail