Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 29 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Sergio - 10 ottobre 1998
GIUSTIZIA E LIBERTA': I CAPI 'VENDUTI' AI FASCISTI PER 400MILA LIRE =
NUOVI DOCUMENTI SU SPIA CHE FECE ARRESTARE PARRI, BAUER, ROSSI, CEVA

Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Gli esponenti di spicco di

''Giustizia e Liberta''', il movimento clandestino fondato da Carlo

Rosselli, furono ''venduti'' alla polizia fascista per poco piu' di

400mila lire, pari a mezzo miliardo al cambio di oggi. A tanto

ammonto' la cifra che fu pagata a Carlo Del Re, la spia che fece

arrestare Ferruccio Parri, Ernesto Rossi, Riccardo Bauer e Umberto

Ceva. Con quella somma Del Re, che Rossi avrebbe definito nel 1955 in

un suo libro ''la spia del regime'', riusci' a ripianare anche un

ammanco di 125mila lire ricevute in custodia giudiziale in qualita'

di perito del Tribunale di Milano.

La vicenda della decapitazione di ''Giustizia e Liberta'',

nella notte tra il 29 e 30 settembre 1930, e' ricostruita dal

ricercatore storico Mimmo Franzinelli sul periodico ''Italia

contemporanea'' grazie al ritrovamento di una serie di nuovi

documenti all'Archivio Centrale dello Stato a Roma: provengono dai

fascicoli del Tribunale speciale fascista, dal Casellario politico

centrale e dalla Segreteria particolare di Benito Mussolini.

Le nuove carte rivelano che l'avvocato friulano Carlo Del Re

non esito' a denunciare i suoi compagni antifascisti unicamente per

coprire la ruberia. Cosi' il 27 settembre 1930, dopo aver preso

contatti con il gerarca Italo Balbo, Del Re si reco' dal capo della

polizia, Arturo Bocchini, per trattare i termini della soffiata. Del

Re -riferisce un promemoria rinvenuto tra le carte del Duce- si

impegno' ''a fornire preziosissime informazioni che avrebbero inferto

un colpo mortale'' all'organizzazione clandestina. ''In cambio

chiedeva la somma necessaria a colmare il vuoto verificatosi nelle

curatele e il segreto sul suo nome'', aggiunge il documento. Del Re,

inoltre, ''venne assistito continuamente ed assiduamente dalla

Direzione generale della Polizia che gli corrispose oltre 400mila

lire e fu aiutato in tutti i suoi desideri di ricostruirsi una

vita''. In particolare gli furono garantite l'assoluzione con formula

piena dal Tribunale speciale, facilitazioni e mezzi per viaggi

all'estero, presentazioni a personalita' autorevoli, iscrizione

all'albo professionale.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail