(AGI) - Roma, 16 ott. - Il ventaglio delle ipotesi, in effetti,
e' piuttosto ampio dal momento che la 'forchetta' va
dall'eventualita' delle dimissioni in massa dal Parlamento, alla
discussione del disegno di legge, presentato a suo tempo, per la
Costituente, al ripensamento definitivo del maggioritario, che
"se e' morto e sepolto, ormai" dovra' essere modificato se non
superato.
Il centrodestra si presenta cosi' all'appuntamento con il
possibile incarico a Massimo D'Alema. Certo, il clamore maggiore
lo suscita la soluzione piu' forte. Berlusconi chiama a raccolta
i parlamentari del Polo per domenica "per approvare iniziative
serie, responsabili ma certamente clamorose". C'e' chi chiede se
possa trattarsi dell'abbandono dei seggi, che era stato proposto
da Teodoro Buontempo: "E' una richiesta - risponde Berlusconi -
venuta da molti parlamentari. Una risposta grave che rifiuto -
sottolineo - anche se serve un gesto forte, di fronte ad una
situazione che non riteniamo democratica".
Clima pesante, tanto che "per quel che si sta delineando ci
sara' da parte nostra un profondo contrasto, il che e' il
contrario per qualunque dialogo necessario alle riforme". Eppure
Berlusconi torna a scandire lo slogan "difendiamo il nostro
diritto di voto" che forse non e' solo un appello ad elezioni
anticipate.