ROMA - (Adnkronos) - Cinque cartelle e mezzo redatte ma non ancora firmate dai capigruppo di Ulivo, Pdci e Udr sotto l'occhio vigile di Massimo D'Alema: e' il testo dell'"accordo programmatico" raggiunto dalla nuova maggioranza parlamentare per dar vita al primo governo presieduto da Massimo D'Alema. La prima cartella ne costituisce il fondamento politico.
ACCORDO POLITICO:
"L'Italia ha bisogno di un governo stabile per affrontare impegni che derivano dall'approvazione del disegno di legge della finanziaria e dall'avvio della moneta unica europea e per proseguire l'opera di risanamento e modernizzazione del Paese e di creazione di lavoro. Per questa ragione sosteniamo in modo pieno e convinto il tentativo di Massimo D'Alema di formare il nuovo governo sulla base di una intesa tra forze di diversa matrice e ispirazione storica, portatrici di autonomi progetti che si riconoscono nei valori di liberta', democrazia e pluralismo posti a fondamento della Repubbilca italiana.
Individuiamo nel successo della vitale iniziativa la garanzia per il perseguimento di quegli obiettivi e per il completamento di una complessa transizione istituzionale".
La convinzione e' che su questa base "si puo' aprire una nuova fase politica" che sarebbe invece preclusa da nuove elezioni. E su questa base si realizza da parte della nuova maggioranza parlamentare "una adesione fondata sull'accettazione di una comune piattaforma programmatica che implica pertanto una disponibilita' a un ingresso organico nel nuovo esecutivo". Seguono le conclusioni: "il compito che spetta a una classe politica responsabile e l'impegno che assumiamo davanti ai cittadini italiani e' di governare con serieta', rigore e reciproca lealta' una stagione decisiva per l'avvenire del paese".
FINANZIARIA E COLLEGATI:
La nuova maggioranza e il nuovo governo si impegnano al rispetto e all'approvazione del "disegno di legge finanziaria per il 1999 del governo Prodi e di tutti i provvedimenti ad essa collegati". Viene considerata "scontata" una "approvazione pronta e certamente precedente il varo della moneta unica europea" di finanziaria e collegati: la riduzione della pressione fiscale contributiva comprensiva della restituzione dell'eurotassa, gli abbattimenti delle imposte sulla prima casa per le fasce piu' deboli, il varo dell'Agenzia per il Mezzogiorno, le deleghe sugli ammortizzatori sociali, il riordino degli incentivi, l'emersione del lavoro nero, la configurazione del sistema di previdenza complementare.
MEZZOGIORNO E NUOVA PROGRAMMAZIONE:
Il Mezzogiorno resta "in cima all'agenda di politica economica" e viene posta con forza la centralita' di "una nuova programmazione" secondo "due assi strategici": un "investimento diretto pubblico associato alla canalizzazione di capitali privati nella realizzazione di infrastrutture; un intervento pubblico per la promozione di iniziative, aggregazioni industriali ed accordi tra soggetti privati e amministrazioni locali attraverso gli strumenti della cosiddetta programmazione negoziata".
LAVORO, NUOVO PATTO SOCIALE, 35 ORE:
La maggioranza si impegna a promuovere "una iniziativa europea per l'occupazione" che prenda spunto dal "Piano Delors". E ribadisce la volonta' di dar vita ad "un nuovo patto sociale e di solidarieta' territoriale da perseguire attraverso il metodo della concertazione, per affrontare in tutti i loro aspetti le questioni del lavoro e della giustizia sociale".
In questa ottica, e' assicurata "una tempestiva convocazione" della Conferenza nazionale sull'occupazione cosi' come il governo "si impegnera' a favorire una pronta discussione ed approvazione dei provvedimenti in tema di riduzione dell'orario di lavoro" accompagnata da una "riduzione del carico fiscale e contributivo che stimoli occupazione e investimenti anche intensificando la lotta all'evasione". Innovazioni fiscali e contributive vengono assicurate per il settore agricolo cosi' come piccole e medie imprese insieme a imprese artigiane e commerciali sono considerate "motore primo dell'occupazione".
PRIVATIZZAZIONI:
Il governo si impegna al rispetto dei ritmi indicati dal Dpef che pero' "non solo non devono eliminare le funzioni dello Stato ma devono far seguire alla liberalizzazione dei mercati e l'istituzione di appropriati strumenti di regolamentazione degli stessi".
SCUOLA:
La parita' scolastica non viene esplicitamente citata. Ma "il governo fara' propri i provvedimenti gia' presentati all'esame del Parlamento intesi a regolamentare, coerentemente ai principi istituzionali, il rapporto statale-non statale nel quadro di un sistema pubblico integrato".
Confermate anche come "priorita'": la riforma dei cicli scolastici, l'elevamento dell'obbligo formativo a 18 anni, un riequilibrio tendenziale del rapporto tra spesa pubblica per istruzione, formazione ricerca e Pil, lo sviluppo della formazione linguistica, l'attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, lo sviluppo del diritto allo studio, la riqualificazione dell'edilizia scolastica pubblica in particolare nelle aree di maggior sofferenza, la rivalutazione della funzione degli insegnanti e l'equilibrato aggiornamento dei programmi.
GIUSTIZIA SOCIALE:
Viene espressa una decisa "preoccupazione" per le recenti tendenze all'ampliamento delle aree di marginalita' sociale e vengono ipotizzati "interventi innovativi" in sede di imposizione personale al fine di premiare il lavoro. Vengono anche confermati gli impegni e le agevolazioni fiscali a favore delle famiglie, dell'infanzia, delle giovani coppie.
IMMIGRAZIONE:
Il governo D'Alema provvedera' "ad attuare in tutte le sue parti" la legge sull'immigrazione.
NO PROFIT E FONDAZIONI BANCARIE:
Il governo si impegna a sostenere "la promozione di un mercato sociale" nel quale siano protagoniste "imprese e associazioni senza fini di lucro che offrono servizi sociali".
E considerano parte di questa attivita' di promozione non solo le esperienze di volontariato, associazionismo e cooperazione sociale, ma anche "il ddl sulle fondazioni bancarie".
INFRASTRUTTURE E ORDINI PROFESSIONALI:
Il nuovo governo si impegna ad "un'ampia opera di razionalizzazione" delle grandi reti civiche ambientali urbane ed extraurbane. Quanto al riordino degli ordini professionali, il governo "chiedera' al Parlamento un rapido esame del ddl del quadro sulle professioni".
SANITA':
Maggioranza e governo si impegnano al "pieno raggiungimento" di alcuni obiettivi: rilancio e riordino del Ssnn e riordino complessivo dell'assistenza sociale.
Resta centrale l'attivita' di prevenzione alla quale vengono aggiunte la predisposizione di "linee guida e protocollo in grado di individuare con certezza le prestazioni da garantire uniformemente a tutti i cittadini senza oneri aggiuntivi".
Sono previsti potenziamenti per maternita', infanzia, assistenza sociale degli anziani e dei portatori di handicap, razionalizzazione e messa in efficienza delle attrezzature ospedaliere, nuova formazione del personale medico-infermieristico.
AMBIENTE:
Numerosi gli impegni del nuovo governo: miglior dispendio di energia, recupero di materia, cicli produttivi puliti e rispetto del protocollo di Kyoto saranno linee guida delle politiche industriali dei trasporti che tenderanno alla diminuzione progressiva dell'inquinamento "anche attraverso l'uso dello strumento fiscale".
E' prevista una nuova politica di indennizzo per le vittime delle calamita' naturali, la ricostruzione delle zone danneggiate, la valorizzazione anche sotto i profilo occupazionale dei beni paesaggistici e culturali. L'impegno, infine, ad approvare la nuova normativa sugli appalti e sulle locazioni e della legge quadro sull'urbanistica.
GIUSTIZIA:
"Problemi veri e quotidiani dei cittadini" sono al primo posto del capitolo giustizia che il governo D'Alema intende affrontare: giustizia giusta, rapida ed efficiente, diritto alla sicurezza, maggiori garanzie e liberta', orizzonte comune e condiviso di legalita' e trasparenza.
E' previsto l'accrescimento delle risorse destinate alla giustizia e per l'efficienza degli apparati giudiziari con l'obiettivo di realizzare "parametri europei di spesa e produttivita'".
E' considerata la "crescita dell'organico della magistratura togata", la valorizzazione di quella non togata. L'introduzione di nuovi sistemi di mediazione civile e penale. Ci si impegna alla revisione del Codice di procedura civile all'avvio di lavori per la riforma del Codice penale e a un nuovo status per magistrati amministrativi e contabili "nella prospettiva di una giurisdizione unitaria".
RIFORMA COSTITUZIONALE, ELETTORALE E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:
In tema di riforma della Costituzione, "il governo favorira' il dialogo tra tutte le forze politico-parlamentari indipendentemente dalla collocazione in maggioranza o all'opposizione perche' il cammino delle riforme sia ripreso".
"Bipolarismo e democrazia dell'alternanza", stabilita' di governo, sussidiarieta', riforma federale dello Stato sono "i punti piu' significativi" del progetto di riforma della commissione Bicamerale che il governo intende sviluppare.
A questi principi si dovranno ispirare nuove "regole elettorali e costituzionali". Il governo stanziera' inoltre le risorse adeguate "perche' le riforme delle istituzioni e della Pubblica Amministrazione si realizzino pienamente".
POLITICA ESTERA:
"Una Italia autorevole in un'Europa autorevole" e' lo slogan della linea di politica estera del nuovo governo che si pone in stretta continuita' con la precedente. E che conferma "l'iniziativa italiana per la riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".
Giovanni TORTOROLO