Conferenza Rivoluzione liberale |
Vernaglione Piero
- 28 ottobre 1998
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Gli eventi hanno dimostrato che avevamo ragione noi che avversavamo gli incentivi alla sostituzione dell'automobile (la cosiddetta "rottamazione"). La distorsione del mercato indotta da tali politiche si manifesta principalmente attraverso due fenomeni: 1) lo spiazzamento dei consumi degli altri beni durevoli e 2) uno spostamento puramente temporale negli acquisti del bene incentivato (nel medio periodo, il numero di automobili acquistate è sempre lo stesso, ma gli acquisti si concentrano all'inizio del periodo, a cui fa seguito la caduta negli acquisti una volta che si è esaurito il ciclo dei rimpiazzi). Questo secondo fenomeno, di più semplice lettura statistica, si è puntualmente verificato, come aveva previsto, solitaria come sempre, la Lista Pannella. I dati Anfia pubblicati ieri evidenziano il crollo delle vendite di auto verificatosi in settembre: -16,8% rispetto al corrispondente periodo del 1997, con conseguente flessione della produzione. Dunque, in un arco di tempo prolungato, non si ricava alcun |
beneficio, ne' in termini di Pil ne' in termini occupazionali, da tali politiche discrezionali. Dove sono ora i sindacati, i ministri del governo Prodi e i partiti statalisti che rivendicavano con strafottenza i risultati positivi degli incentivi, con palese miopia analitica? E soprattutto, che cosa hanno da dire i "liberisti" della Confindustria, anch'essi allineati e coperti, attraverso il loro giornale, all'assistenzialismo ulivista? |
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