Roma, 28 ottobre 1998
L'OCCHIO DI RIGUARDO DEI TASSISTI PER I DISABILI E' UNA BUGIA, PROPALATA AD ARTE, IN CUI TROPPI SONO CADUTI. IO, CIECO, HO TENTATO PIU' VOLTE E IN OGNI MODO DI PRENDERE UN TAXI, E SONO RIMASTO IN MEZZO ALLA STRADA. SONO INDIGNATO DA QUESTO TENTATIVO DI SFRUTTARE PER RAGIONI DI PROPAGANDA E MENTENDO LA DISABILITA' ALTRUI.
DICHIARAZIONE DI PAOLO PIETROSANTI
La asserita benevolenza dei tassisti romani in sciopero nei confronti di disabili e anziani e' una bugia. Ed e' grave, perche' una tale propalazione di menzogne e' stata avallata, a destare aspettative in persone che quanto meno sul piano della mobilita' hanno problemi enormi. Si dica la verita', una buona volta: questo sciopero colpisce soprattutto noi disabili, che spessissimo non abbiamo alternative al taxi.
Ho provato invano a chiamare tutte le centrali di radio taxi, e l'unica che mi ha risposto mi ha detto molto chiaramente che nulla era previsto per disabili e affini.
Sono andato ad un parcheggio pieno di taxi fermi, con tutto il mio bastone bianco, e di autisti pronti a fare eccezione per un cieco come me non ho visto - e' il caso di dirlo - nemmeno l'ombra.
Sono indignato dal tentativo di captatio benevolentiae che i tassisti in sciopero hanno operato sulla nostra pelle: non si e' avuto scrupoli a mentire pur di accreditarsi come categoria attenta a certe conseguenze drammatiche della serrata.
La serrata (come in termini tecnici e' piu' giusto chiamarla) colpisce in primo luogo i piu' deboli: Mi si spieghi come diavolo faccio, io, ad andare ad un parcheggio di taxi, a piatire un taxi, tanto piu' che poi, una volta che ci sono fortunosamente riuscito, nessuno mi ha caricato.
Se parlare di moralita' avesse un senso, saremmo all'esatto opposto di essa. Il peggio e' proprio nel proclamare che si tiene conto di chi ha problemi gravissimi, mentre si mente sapendo di mentire.
Ma anche altre considerazioni sono necessarie:
- si parla di liberalizzazione di licenze commerciali, ma quelle dei taxi si pretende rimangano fuori;
- la obiezione dell'essere costata una licenza taxi 120 o 150 milioni potra' essere presa in considerazione soltanto quando sara' chiaro quanti hanno pagato le tasse su quella compravendita di licenza, e saranno sanate le evasioni e le elusioni fiscali eventualmente rilevate;
- il Comune puo' a partire da oggi stesso concedere licenze a chiunque le chieda, sulla base delle norme vigenti. Il timore, mi sembra, e' che i tassisti possano bloccare l'intera citta' o strade nevralgiche. Blocchi stradali o intralci al regolare traffico sono reati, e se vengono commessi vanno perseguiti. Nel caso in cui non vengano perseguiti sorge un altro reato, quello di omissione di atti d'ufficio;
- o la legalita' ha un valore, e si applica, oppure la si calpesta: e i modi in cui si calpesta possono essere numerosi, compresa la accondiscendenza nei confronti della violenza e della menzogna.