Da agenzia dell'ONU, ultra verticistica in cui si era trasformata , anche con giuste necessita', si dimenticata della esistenza dei militanti , cioe' di coloro che oltre a pagare e a dare lustro con la loro adesione vorrebbero, partecipare ai processi di elaborazione delle decisioni e non solo essere richiamati al servizio permanente effettivo qualora servano dei morti per "sedere al tavolo delle trattative".Sono d'accordo sulle attuali campagne del PR, ma mi chiedo in che maniera abbiano inciso sulla loro apertura i soggetti suddetti.
Mi sono iscritto al PR una sola volta nel 1996 ed ero seriamente intenzionato a rinnovare l'anno seguente la tessera, ma alcuni episodi mi han fatto sembrare il PR tale e quale ad Amnesty o a Green Peace dove paghi e poi stai a guardare cosa succede e timuovi su cio' che ti piove dall'alto.
Tempo fa chiesi in conferenza a Dupuis perche' non era stato convocato il congresso e con me altri pubblicamente reiterarono la richiesta.
La risposta fu il silenzio.
Be' la mia risposta e' che non riesco a tesserarmi a qualcosa che sento troppo distante e poco interessato ad eventuali co0ntributi che umilmente mi sentirei di apportare.
Non fraitendermi, sono consapevole dell'immensita' dei temi che si stanno affrontando ed anche della mia totale inadeguatezza culturale e politica nel avere ispunti rilevanti in merito pero' vorrei, visto che il PR ha mantenuto la parola Partito nel suo nome, poter vivere in un partito.
grazie dell'attenzione e scusa la prolissita'.
dario russo