Tassisti fermi, il 2 e il 5 novembre. Ma Treu esaminera' la linea Rutelli
La controproposta dei conducenti: turni lunghi se c'e' bisogno e sconti sui supplementi. Il cieco tradito
Da Il Messaggero(Cronaca di Roma), giovedi' 29 ottobre 1998
Di Beatrice Picchi
Non e' ancora finita: anche la giornata di oggi sara' animata e stravolta da due manifestazioni e dal quarto giorno di sciopero dei tassisti. Il primo corteo, che parte alle dieci da piazza Esedra, e' guidato dai seimila tassisti che, accompagnati da mogli e figli, raggiungeranno piazza del Campidoglio. Nello stesso luogo, dopo quasi sci ore, arrivera' un altro corteo, quello organizzato da vigili, ambientalisti e ciclisti per dire no all'inquinamento. Gli autisti delle auto pubbliche assicurano che comunque torneranno in servizio domani, sabato e domenica. Mentre spegneranno nuovamente i motori lunedi' e giovedi' prossimo. E i servizi gratuiti a malati, anziani e handicappati? "Ieri abbiamo fatto 190 corse sociali, solo pero' dalle stazioni e dall'aeroporto", spiegano i tassisti. Ma per Paolo Pietrosanti e' tutta una bugia: "Io, cieco, ho tentato di prendere un taxi piu' volte e sono sempre rimasto in mezzo alla strada. Non c'e' niente da fare questa serrata colpisce i piu' deboli: noi".
Ma nelle prossime ore le cose potrebbero cambiare: ieri sera i tassisti dopo una discussione di dodici ore hanno preparato una controproposta al regolamento voluto dal Campidoglio che liberalizza turni e tariffe. Eccola, raccontata da Carlo Bologna, presidente dell'Ait e animatore della rivolta: "Gli autisti lavorano adesso sette ore e trenta minuti, ebbe ne in caso di necessita', durante lo sciopero dei mezzi pubblici o in un periodo particolarmente ricco di turismo, sono disposti a fare turni anche di undici ma sempre con lo stesso autista. Per quanto riguarda le tariffe saranno previsti alcuni sconti, per esempio sul trasporto della valigia o sul notturno". E il sindaco Rutelli come reagira'? Una cosa e' certa, fino a ieri pomeriggio, giorno dell'incontro con il ministro dei trasporti, Tiziano Treu, cosi' ha detto: "Noi non ci sposteremo di un millimetro. Il nostro regolamento raccoglie le direttive avanzate, nel '95, dall'Antitrust che andavano proprio nella direzione di una maggiore flessibilita' e libe
ralizzazione del servizio taxi". E il ministro assicura al sindaco e a Tocci che prendera' in considerazione quanto deliberato dall'Antitrust. Mentre il presidente della commissione di garanzia, Gino Giugni, al termine di una riunione con una rappresentanza dei driver romani, ha precisato che "l'incontro aveva lo scopo di porre le basi affinche' in futuro ci siano scioperi disciplinati, con meno danni per i cittadini e che
comunque i lavoratori si impegnavano a realizzare un codice di autoregolamentazione".
E al terzo giorno di sciopero al fianco dei tassisti e' scesa An, con il leader Gianfranco Fini, accolto nella sala Borromini da quasi duemila autisti al ritmo di cori e applausi. "Se ci sono sintomi di sfascismo a Roma - spiega Fini - e' per quello che non riesce a fare la sinistra. Se c'e' qualche difficolta' nel trasporto pubblico il sindaco dovrebbe ammettere che e' fallita ampiamente la sua politica. E a questo punto ho un sospetto: non vogliono discutere, vogliono farvi capitolare. Rutelli sa di non poter essere rieletto e dimentica gli impegni che aveva preso in campagna elettorale".