Ai tassisti che stamane arriveranno in corteo, seguiranno vigili, ambientalisti e autisti dell'Atac
Rutelli e Tocci alla resa dei conti. Inutile il tentativo di Giugni di scongiurare lo sciopero che si ripetera' il 2 e il 5 novembre.
Fini: "Costringeremo la maggioranza a tornare sui suoi passi. L'opposizione non e' una destra sfascista ma rappresenta la citta' dei delusi"
Da Il Tempo(Cronaca di Roma), Giovedi' 29 ottobre '98
Di Paolo Zappitelli
Sara' una giornata che il sindaco non dimentichera' tanto facilmente. Da stamani fino a sera tardi il centro della citta' restera' bloccato e il Campidoglio sara' letteralmente assediato da migliaia dl manifestanti: tassisti, vigili, autisti dell'Atac, sindacati dei dipendenti capitolini, associazioni ambientaliste e associazioni di cittadini. Tutti in piazza, la piazza che solo un anno fa Rutelti ha ringraziato per averlo eletto, e che ora invece gli si rivolta contro con una sola richiesta: migliorare la qualita' della vita della Capitale.
Inizieranno di buon'ora i tassisti, oggi al loro terzo giorno di sciopero, a muoversi verso il Campidoglio. A nulla e' servito il tentativo fatto ieri pomeriggio dal presidente della commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici, Gino Giugni che ha incontrato i sindacati nazionali. "L'intento era chiaramente quello di farci sospendere l'agitazione - spiega uscendo dall'ufficio del presidente Feliciano Santoro della Fit Cisl - ma abbiamo spiegato che, oltre ad essere contrari a questa scelta, la decisione spettava alle organizzazioni locali. Tra l'altro ho saputo che sono stati programmati altri due scioperi, il 2 e il 5 novembre. L'impressione che ho avuto e' che questo incontro rappresenti l'aiuto chiesto alle istituzioni da un'amministrazione in crisi". Stamani dunque i tassisti
inizieranno a riunirsi alle sette a piazza Esedra e alle dieci partiranno in corteo, alla testa ci saranno sei auto mentre tutti gli altri seguiranno a piedi. Tutti i taxi verranno lasciati ai vari parcheggi intorno alla stazione e a piazza della Repubblica. Verso mezzogiorno il popolo delle auto gialle scrivera' sulla piazza davanti al palazzo Senatorio e li' aspettera' la sera. A dar loro man forte ci pensera' un altro corteo, una fiaccolata organizzata dall'Arvu, l'associazione che riunisce la maggior parte dei vigili urbani romani, che partira' dalle quattro da largo Corrado Ricci. I vigili si sono organizzati alla perfezione: alle tre una serie di pullman partira' dai gruppi circoscrizionali per portare i pizzardoni al luogo dell'appuntamento. Insieme a loro ci saranno gli altri arrabbiati, gli autisti dell'Atac di Cgil, Cisl e Uil (proprio quelli che hanno firmato con il presidente Mario Di Carlo il contestatissimo
accordo di luglio), l'Ospol l'Associazione degli abitanti per la tutela e la valorizzazione del centro storico, un'altra decina di organizzazioni e persino gli ex amici del sindaco, le associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra e Legambiente. Tutti insieme per chiedere la
revisione totale del traffico privato, la creazione di ulteriori isole pedonali, il rispetto e
l'ampliamento della fascia blu, la fermata e la sosta dei bus turistici fuori delle mura Aureliane.
Di fronte alla citta' che protesta Rutelli e Tocci continuano a marciare imperterriti per la loro strada, spalleggiati dalla Lista Pannella che li ha invitati a resistere "alla lobby dei tassisti romani, spalleggiati da un Polo che dimostra una volta di piu' la propria estraneita' a una concezione liberale dell'economia".