Roma, 4 novembre 1998
Dichiarazione di Rita Bernardini:
"Si parla a sproposito di "liberalizzazione" del servizio Taxi. In realtà Tocci e Rutelli devono fare fronte ad una "corporazione" arroccata sui privilegi concessi nel corso dei decenni da un'amministrazione capitolina incurante delle esigenze della città e delle eccezionali possibilità di sviluppo di un settore che potrebbe offrire migliaia di posti di lavoro servendo ampie fasce di popolazione.
I tassisti romani praticano oggi una sorta di "strozzinaggio" nei confronti dell'utenza costretta a sottoporsi alle angherie di un servizio privo di concorrenza. L'unica "concorrenza" in vigore è quella esercitata nell'illegalità all'interno della categoria: prolungamento abusivo dei turni previsti, sconti praticati ai clienti più fedeli contattati con i "telefonini" cellulari.
La verità è che sia in Consiglio Comunale che in Giunta è sottorappresentata la posizione che nella città è maggioritaria: quella liberista che affida al mercato e quindi alla concorrenza la soddisfazione di bisogni che sono convergenti sia fra i lavoratori non imbrigliati in sindacati corporativi e utenti-consumatori che vogliono trovare servizi efficienti a prezzi giusti.
La Lista Pannella, con i suoi referendum liberisti e le sue battaglie anticorporative incita la parte maggioritaria di questa città a manifestarsi, e chiede con ancora più insistenza a Tocci e Rutelli di non indietreggiare ulteriormente - come purtroppo sta accadendo di ora in ora - da quella posizione che, ripetiamo, non ha nulla a che fare con la liberalizzazione, ma che ha il pregio, dopo decenni, di pretendere almeno una maggiore flessibilità."