Roma, 4 nov. (Adnkronos) - ''Io sono sicuro che i giudici della
Corte non si lasceranno trasformare in 'azzeccagarbugli', pronti a
sfoderare il 'latinorum' per un referendum che 'non s'ha da
fare...'''. Augusto Barbera, costituzionalista della Quercia e membro
del comitato promotore del referendum per l'abolizione della quota
proporzionale dalla legge elettorale, affida ad un intervento su 'La
Stampa' la sua convinzione che stavolta la Consulta non possa
impedire la consultazione referendaria sul sistema elettorale, salvo
smentire la sua stessa giurisprudenza.
''L'incidenza abrogativa del nostro quesito -sottolinea tra
l'altro Barbera- e' assai contenuta ed e' la Corte Costituzionale
stessa ad esigere che i quesiti referendari in materia elettorale
abbiano un effetto propositivo. Sarebbe ben strano se la Corte
dicesse no a Pannella per un referendum solo demolitorio e no al
nostro perche' invece ha effetti propositivi''.
In questo caso, a giudizio del costituzionale diessino, altro
non sarebbe che una scelta puramente politica della Consulta.
''Sarebbe piu' semplice dire -ironizza- che 'la materia elettorale e'
sottratta ai cittadini''. Il che rappresenta ''un fatto bizzarro''
visto che su questa materia gia' nel '93 gli italiani si sono
espressi con il referendum Segni. ''Senza i referendum -ammonisce in
conclusione Barbera- e' evidente che si rischia davvero di non
riuscir piu' a portare avanti ne' riforme elettorali ne' riforme
costituzionali''.
(Pol/Gs/Adnkronos)
04-NOV-98 12:04
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