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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rino - 4 novembre 1998
RIFORME: BARBERA, CONSULTA NON PUO' BOCCIARE SENZA CONTRADDIRSI UN NO AL REFERENDUM SAREBBE DA AZZECCA-GARBUGLI

Roma, 4 nov. (Adnkronos) - ''Io sono sicuro che i giudici della

Corte non si lasceranno trasformare in 'azzeccagarbugli', pronti a

sfoderare il 'latinorum' per un referendum che 'non s'ha da

fare...'''. Augusto Barbera, costituzionalista della Quercia e membro

del comitato promotore del referendum per l'abolizione della quota

proporzionale dalla legge elettorale, affida ad un intervento su 'La

Stampa' la sua convinzione che stavolta la Consulta non possa

impedire la consultazione referendaria sul sistema elettorale, salvo

smentire la sua stessa giurisprudenza.

''L'incidenza abrogativa del nostro quesito -sottolinea tra

l'altro Barbera- e' assai contenuta ed e' la Corte Costituzionale

stessa ad esigere che i quesiti referendari in materia elettorale

abbiano un effetto propositivo. Sarebbe ben strano se la Corte

dicesse no a Pannella per un referendum solo demolitorio e no al

nostro perche' invece ha effetti propositivi''.

In questo caso, a giudizio del costituzionale diessino, altro

non sarebbe che una scelta puramente politica della Consulta.

''Sarebbe piu' semplice dire -ironizza- che 'la materia elettorale e'

sottratta ai cittadini''. Il che rappresenta ''un fatto bizzarro''

visto che su questa materia gia' nel '93 gli italiani si sono

espressi con il referendum Segni. ''Senza i referendum -ammonisce in

conclusione Barbera- e' evidente che si rischia davvero di non

riuscir piu' a portare avanti ne' riforme elettorali ne' riforme

costituzionali''.

(Pol/Gs/Adnkronos)

04-NOV-98 12:04

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