Dichiarazione di Rita Bernardini e Benedetto Della Vedova:

Roma, 5 novembre 1998 - "Le proposte iniziali della Giunta del Comune di Roma finalizzate a una parziale liberalizzazione dei turni e delle tariffe, avrebbero rappresentato un passo nella giusta direzione. Pur in un quadro destinato a rimanere fortemente protezionistico, l'avvio della liberalizzazione avrebbe consentito un po' di concorrenza con i benefici in termini di qualità e di tariffe che i consumatori italiani stanno sperimentando negli altri settori dei servizi aperti alla concorrenza, a partire dalla telefonia e dal trasporto aereo. Non solo, come negli altri casi la liberalizzazione era destinata a produrre un aumento della domanda - e dell'occupazione - che, nel caso del servizio taxi, comporta un notevole beneficio per le città, la loro vivibilità e la loro economia.

Ci auguriamo che la Giunta capitolina non alzi definitivamente bandiera bianca di fronte alla arrogante difesa corporativa dei tassinari e dei loro fiancheggiatori dell'ex Polo delle libertà (Fini in testa) e difenda con il suo progetto l'interesse di milioni e milioni di romani e di turisti.

Di fronte alla reazione compatta di tutte le "compagnie" romane di taxi a difesa delle tariffe uniche e contro la facoltà di ampliare la durata dei turni per gli autoveicoli, ci rivolgeremo con un esposto al Presidente dell'Antitrust Giuseppe Tesauro, affinché apra una inchiesta sulla compatibilità con le legislazioni italiana ed europea a tutela della concorrenza nei servizi pubblici dell'attuale assetto di cartello - contro il mercato e la concorrenza - del servizio di taxi; a Roma e nel resto d'Italia."