Roma, 8 novembre 1998
Dichiarazione di Rita Bernardini e Benedetto Della Vedova
"Lo sciopero congiunto annunciato per la prossima settimana dai tassisti romani e dai conducenti di tram, bus e metropolitana, rischia di mettere in ginocchio la capitale. Di fronte a tanta arroganza, chiediamo a Gino Giugni, Presidente della Commissione di Garanzia, di dare seguito al suo giudizio di "illegalità" nei confronti delle manifestazioni congiunte e di esigere l'intervento delle autorità a tutela dei diritti di milioni di utenti indifesi.
Ci auguriamo che l'assessore capitolino Tocci non ceda alle proteste corporative, anti mercato e anti concorrenza dei tassisti romani. Appare sempre più chiaro, infatti, che la scelta da operare è tra la difesa di milioni di consumatori e dell'economia della città e quella della rendita monopolistica di una categoria. Se ha bisogno di coraggio, Tocci pensi alla vertenza di Reagan con i controllori di volo e a quella della Thatcher con i minatori: in entrambi i casi la vittoria del buon senso e del mercato ha dato il via ad un periodo di grande sviluppo economico di cui ancora oggi Stati Uniti e Gran Bretagna beneficiano.
Nessuno chiede di "spezzare le reni" ai tassinari, ma se fallisse l'introduzione dei pur blandi elementi di liberalizzazione voluti dalla giunta capitolina, la città e la sua economia rischierebbero di precipitare in una preoccupante spirale antiliberale. E i tassisti stessi, che sarebbero i primi a guadagnare dal rilancio dell'attività garantito dalla liberalizzazione, dovrebbero rifletterci.
Da parte nostra, ribadiamo l'intenzione di ricorrere al più presto, in sede italiana ed europea, alle autorità garanti del mercato, e su un punto siamo sicuramente d'accordo con la categoria: Piazza del Campidoglio non può essere vietata alle manifestazioni dei cittadini così come una settimana fa aveva affermato solennemente il Sindaco di Roma".