Roma, 9 novembre 1998

Dichiarazione di Rita Bernardini della Lista Pannella:

"Con il consueto ritardo, Massimo D'Alema mostra di comprendere - e naturalmente provvede a spiegare - che la "nuova" legge sul finanziamento pubblico dei partiti produce "effetti perversi" e dunque "deve essere corretta".

Nel felicitarci con il neo-Presidente del Consiglio per la sua recente scoperta, cogliamo l'occasione per ricordargli che l'unico vero "effetto perverso" di quella legge consiste nel fatto di avere letteralmente ridotto a carta straccia il pronunciamento referendario dei cittadini italiani, che, il 18 aprile del 1993, con una maggioranza superiore al 90%, avevano deciso di spazzare via il meccanismo del finanziamento pubblico.

Non più tardi di un paio di anni dopo, però, il Parlamento, guidato proprio dai Democratici di Sinistra, pensò bene di reintrodurre il finanziamento pubblico, con la complicità di un Presidente della Repubblica e di una Corte Costituzionale che anche in quel caso non persero l'occasione per confermarsi i veri e propri garanti dell'illegalità del sistema.

Se dunque, come sostiene oggi D'Alema, è giunto il momento di "riconsiderare l'intera questione", non c'è che una soluzione praticabile: quella di spazzare via una legge che non avrebbe mai dovuto vedere la luce".