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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Claudio - 10 novembre 1998
Il pessimo Sergio Scandura vorrebbe capire in che cosa abbia avuto successo il regime dittatoriale di pinochet...
Tema interessante perché permette di capire la differenza fra liberali e liberisti.

Mi spiego. Il regime della junta cilena abbattè il governo costituzionale di salvator allende; abolì il parlamento, i sinbdacati, i partiti politici; dichiarò decadute le garanzie costitiuzionali; massacrò i militanti di sinistra e di centro; riempì stadi e centri di detenzione con oppositori della junta; la tortura fu applicata massicciamente e scientificamente per stroncare il dissenso politico e sociale. I morti si contano a migliaia, i torturati a decine di migliaia, i terrorizzati a milioni. Insomma il Terrore come essenza della politica: questo il regime della junta (di cui il generale augusto pinochet ugarte era il Capo).

Ma quali sono stati i "successi" della dittatura, si chiede? Spazzati via sindacati e movimento contadino, la junta salvò le banche dell'oligarchia con un fortissimo intervento statale (alla faccia del decantato "liberismo").

Il tutto mentre il prezzo del rame (prodotto centrale dell'economia cilena) aumentava e quindi garantiva un deciso surplus alla bilancia commerciale e alle finanze pubbliche.

NB: durante il governo costituzionale di salvator allende come é ben noto le compagnie americane del rame, guidate dalla famosa Anaconda company, fecero una vera guerra economica al rame cileno determinandone il crollo sui mercati internazionali. La ragione della crisi economica durante il periodo allende é tutta lì: mentre il presidente socialista dava il latte ai bambini delle periferie e aumentava il salario dei lavoratori (quindi rendeva instabile la bilancia commerciale) il crollo del rame faceva a sua volta crollare bilancia dei pagamenti e bilancio statale: Con il regime della junta, i lavoratori non avevano gran che da spendere, la bilancia commerciale e i prezzi non furono sottoposti a tensione, le compagnie americane erano più che soddisfatte e le casse dello stato avevano i loro bravi dollari da esportazione di rame.

In tal modo, i famosi consiglieri economici di pinochet, dopo il salvataggio statalista delle banche dell'oligarchia, applicarono la loro ricetta, la "liberalizzazione" del mercato del lavoro e la riforma pensionistica.

1. In condizioni di stabilità o di aumento del prezzo del rame (e in presenza di un forte sostegno alla domanda mondiale grazie all'espansione economica Usa alimentata dal gigantesco deficit federale dell'epoca reaganiana, politica tipicamente neo-Keynesiana...), probabilmente qualunque governo cileno sarebbe stato in grado di attuare una politica economica efficace.

2. Appare evidente che la politica "liberista" del regime della junta ha aggravato le disuguaglianze sociali; probabilmente una politica economica meno liberista avrebbe prodotto effetti meno disegualitari.

3. Ma tutto ciò é accademia: il vero problema é un altro.

Ammettiamo pure che la politica della junta fosse stata efficace, come fu oltremodo efficace la politica economica e sociale del regime nazionalsocialista di hitler. Ed allora? Un liberale, che sia un liberale e non altro..., ha a cuore in primissimo luogo le libertà, le garanzie per il dissenso, per le opposizioni, per i cittadini, il pluralismo e il parlamento. Ammettiamo pure che il liberismo della junta fosse il non plus ultra della politica economica. Un liberale lo respinge se é accoppiato con la dittatura; un liberista lo accetta.

Ecco la differenza.

 
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