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Conferenza Rivoluzione liberale
Vatinno Giuseppe - 11 novembre 1998
Giustizia e diritto
Trovo giusta e pertinente la necessaria precisazione fatta da Pietrosanti.

Uno stato "giusto" non e' quasi mai uno stato di diritto mentre uno stato di diritto peo' amministrare con successo anche la giustizia.

Premesso questo rimane la mia perplessita' su un diverso atteggiamento che spesso viene preso dai compagni radicali (di cui, anche io, pur essendo la mia matrice politica diversa rispetto alla "maggioranza, faccio parte). Anzi, questo puo' essere uno stimolo ad una discussione utile per tutti.

Ecco, io ho appoggiato pienamente le campagne contro Milosevic e, l'altro anno, ho addiruttura volantinato per Il Tibet.Tuttavia devo notare che, esiste sempre, una pregiudiziale direi cosi' "inversa": perche' Milosevic e non Pinochet?Perche' il Dalai Lama e non Kappler?

Insomma le dittature sono le stesse al di la' dell'abito ideologico.I campi di concentramento pure, che si chaimino Dachau, Auschwitz, Treblinka o siano gulag staliniani, campi di lavoro cinesi oppure carceri castriste.

Ci siamo impegnati alla costituzione di un Tribunale Internazionale: esso deve valere per tutti, appunto sia per Milosevic che Pinochet e Kappler.

Le torture, la privazione della liberta', l'annullamento dei diritti umani, la violazione della dignita' umana non hanno colore politico.

Giuseppe Vatinno

 
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