Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 26 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Paolo - 11 novembre 1998
CRIMINI E TRIBUNALI
Quando i compagni del Cora stavano organizzando il bellissimo e assai importante Congresso di Parigi vollero intitolarlo: il proibizionismo e' un crimine contro l'umanita'. Io opposi la considerazione, che mi sembrava e mi sembra cruciale, per cui il crimine contro l'umanita' e' divenuta o sta divenendo, grazie in gran parte a noi, al nostro lavoro di lustri e decenni, una FATTISPECIE PENALE. Il crimine contro l'umanita', non e' un generico concetto, una generica definizione di qualcosa che indigna le coscienze. Ma una fattispecie penale. E va trattata come tale. Opportunamente i compagni del Cora intitolarono il loro Congresso "il proibizionismo e' un crimine" e fecero infatti bene ad apportare quella piccola ma importante modifica.

Riporto questo piccolo esempio proprio per dire che quel che fa la differenza, che deve farla, e' che la condanna deve esserci applicando una norma. Se si vuole una condanna che cambi la litania. che sia applicazione del diritto e non giustizia come aspirazione.

Aspirazione nobilissima, certo, ma ad essere applicato deve essere una norma giuridica.

Noi siamo il partito del diritto. A me interessa questo partito, oppure non mi interessa.

E ripeto qui quel che ho detto varie volte e da tempo, ormai.

A me le litanie su liberista piu' o meno, tra liberale o meno liberale, tra chi sostiene che i ragazzini che guadagnano pochi spiccoli per lavorare ore che comunque guadagnano, liberisti o non beristi liberali liberisti libertofili.... mi interessa fino ad un certo punto.

La questione ci sta portando furi dal seminato nostro. Il punto e' il diritto, e quindi la politica che lo formi. . e il punto e' pure se vi sia o meno primazia della politica nelle questioni umane.

O ci interroghiamo su questo, o mi sembra, temo, che non si arrivi troppo lontano.

Non e' solo questione di etichette, che pure bisognerebbe essere capaci di superare. Ma di totem e tabu'.

La questione di Pinochet credo proprio renda evidente - ed e' cosa ricca per questo - un gap che c'e'. E occorre cpaire se ci riguarda oppure no. Non solo noi come radicali, ma se ci riguara come individui.

Ciao

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail