Roma, 12 novembre 1998
TAXI-DIOGENE: SI MANIFESTI ANCHE UNO SOLO CHE TENGA ALLA SUA LIBERTA' E A QUELLA DEGLI ALTRI.
LETTERA APERTA DI PAOLO PIETROSANTI AL SINDACO RUTELLI
"Caro Sindaco,
come quel Diogene che cercava un Uomo ("antropon zeto'") occorre oggi cercare il cives, il cittadino. Una capacita' di indignarsi con l'intelletto. L'assenza di quell'Uomo e' paurosa, abissale, rumorosa.
Occorre che si manifesti, in questa citta' come altrove, una volonta' che e' semplicemente volonta' di liberta', e di diritto. Di Liberta', Sindaco.
Come e' possibile che non si manifesti, a partire dai tassisti, la volonta' di lavorare assicurando a se', prima che agli utenti, la liberta' di gestire il proprio tempo e le opportunita' del proprio lavoro?
Come e' possibile che non si manifesti indignazione nei confronti di persone e organizzazioni che hanno cercato - non riuscendoci grazie a pochi - di sfruttare il senso caritativo dei cittadini affermando, mentendo, sapendo di mentire, che a malati e disabili il servizio lo avrebbero assicurato; indegna bugia, tesa a carpire benevolenza architettando il mentire?
Che citta' e' - e che paese e' - quella in cui si nega apertamente a migliaia di persone la opportunita' di lavorare da tassisti, per la famelica grettezza corporativa di alcuni?
Che citta' e' - e che paese - quella in cui il parametro su cui e' fondato un servizio pubblico e' quello di chi lo svolge e non anche quello del pubblico, degli utenti?
Ti soccorra un esempio, caro Sindaco:
nella notte di San Silvestro accade in tante o tutte le citta' europee che i servizi di trasporto urbani siano rafforzati e prolungati per tutta la notte. E' ovvio e banale, infatti, che nei momenti in cui molta gente si muove, il servizio pubblico si adegui alle esigenze del pubblico. A Roma invece, nella notte di San Silvestro il servizio si blocca, e lo stesso accade a Natale, nonostante tanti si muovano anche in quella notte.
Che cosa e' un servizio pubblico?
Ma vedi, quel che sorprende e che queste ovvie banalita' non si manifestino.
Tornando ai taxi, tutti sanno che delle licenze vi e' un mercato nero, nero perche' chi la cede non paga una lira di tasse sull'introito. Lo sanno tutti, eppure non lo dice nessuno.
Occorre cercare un Uomo, una persona. fosse anche una sola. Che si manifesti cittadino, e amante della propria e altrui liberta'.
Tu, Sindaco, intanto puoi concedere licenze a chi le chieda, a chi intenda intraprendere la difficile professione del tassista. Puoi farlo, naturalmente, ma sai pure che se lo facessi alcuni facinorosi bloccherebbero la citta', commetterebbero reati. E questo e' un paese in cui vi sono reati che si perseguono e reati che non vanno perseguiti - per lo piu' si tratta di reati che danneggiano una moltitudine dipersone.
Occorre cercare un Uomo che dia valore a se stesso, e alla legalita', semplicemente e con intelligenza. Un Uomo o una classe."