infatti il cora sia nel documento di convocazione del congresso (prima stesura) che nella relazione di segreteria denuncia politicamente il proibizionismo come crimine contro l'umanita'. questo non e' stato mai legato ad una qualsiasi campagna di iscrivere il proibizionismo tra i crimini contro l'umanita'. si trattava e si tratta di denuncia politica.il cora, peraltro, partendo da questo presupposto ha tratto la logica conseguenza -alla quale tu stesso arrivi- che bisogna profittare della scadenza elettorale europea.
come vedi tutto si tiene. e per me tiene ancora -e se possibile sempre piu'- la denuncia politica del proibizionismo quale crimine contro l'umanita'.
come ha ricordato spagnoli la nozione "contro l"umanita'" e' stata tolta per precisa richiesta di uno dei due presidenti del cora che peraltro ne riconosceva il valore politico, disconoscendone quello giuridico soprattutto nel momento in cui c'era in corso la campagna per il TPI.
infine, nella mozione la nozione "contro l'umanita'" e' diventata "contro la vita"; la sostanza politica non cambia anche se in termini di comunicazione non aiuta.