io non mi sogno certo di spostare la nostra battaglia sul piano etico. In linea di massima condivido quello che dici, anche se l'Aids si puo' evitare se si pratica sesso "contro natura" usando il preservativo.Al di la' delle facili battute, io credo semplicemente che affermare oggi (finalmente) che "il proibizionismo e' un crimine contro l'umanita'" sia la naturale conseguenza dell'aver affermato, come abbiamo fatto, per vent'anni che il proibizionismo produce politiche criminali e criminogene.
Cioe', ovviamente, questa e' la conclusione a cui giungo io (e altri all'interno del Cora). Non si tratta percio' di istituire tribunali speciali o di codificare una nuova figura di reato, ma di porre il problema della responsabilita' di certe scelte politiche. Mi rendo ben conto che cio' significa correre su una lama di rasosio, ma mi pare, per noi radicali almeno, anche un percorso obbligato. A meno di non lasciarsi schiacciare per i secoli avvenire sull'eterna diatriba "proibizionismo/antiproibizionismo", dalla quale le politiche di harm reduction offrono una via di uscita convincente, anche se parziale.