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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 13 novembre 1998
RAI: LISTA PANNELLA "EPPUR SI MUOVE: LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA FINALMENTE 'INDAGA' UN EX DIRETTORE GENERALE DELLA RAI, ISEPPI, E LA RAI-TV. MA E' L'ORA DI DIRE BASTA ALLE LENTEZZE E COMPLICITA' DI REGIME CHE DA TRENTA ANNI LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA HA USATO PER RAGIONI POLITICHE NON CERTO GIURIDICHE."

Roma, 13 novembre 1998

In ambienti parlamentari si afferma che l'ex direttore generale della Rai Franco Iseppi sarebbe ufficialmente indagato, a seguito della denuncia da noi presentata il 27 gennaio di quest'anno, per l'ostracismo della concessionaria pubblica nei confronti della Lista Pannella. La notizia potrebbe esser spacciata per clamorosa perché non vi sono precedenti analoghi in trenta anni di identiche denuncie giudiziarie, ma occorre saperne di più. Con quali imputazioni? Anche l'associazione per delinquere, l'attentato ai diritti civili e politici dei cittadini e l'abuso d'ufficio (art. 294 del codice penale)? E vi sono anche nel fascicolo degli atti, tuttora preliminari, altri indagati come sarebbe assolutamente logico e necessario?

Tutte le rilevazioni fornite dal Centro D'Ascolto dell'informazione radiotelevisiva e dall'Osservatorio di Pavia hanno confermato che l'azzeramento del mondo radicale, in tutta la sua ormai complessa realtà, nelle trasmissioni della Rai è continuato e si è perfezionato nonostante le denunce, sino a giungere, per interi trimestri, allo "zero aritmetico" di spazi di informazione diretta.

Inoltre, nel corso di quest'anno, in ben due occasioni, la Commissione Parlamentare di Indirizzo e Vigilanza sui servizi radiotelevisivi ha denunciato la censura riservata alla Lista Pannella dalle reti e dalle testate della Rai e l'inadempienza della concessionaria pubblica agli stessi indirizzi approvati - con riferimento esplicito al "caso radicale" - da parte della stessa Commissione inducendo il Presidente a denunciarne pubblicamente il suo "genocidio culturale".

A questo punto non è più possibile attendere: da parte della Procura di Roma, e della stessa Commissione di Vigilanza - che in questo suo ultimo periodo, senza alcun dubbio, grazie in particolare all'impegno del suo Presidente Storace, non può essere semplicisticamente liquidata, come nei venti anni precedenti, quale appendice del regime Rai - si impone una assunzione di responsabilità decisa ed esplicita.

 
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