Molto interessante la storia del pensiero liberale, soprattutto per uno come me che ha (ahime') seguito altri studi, ed e' ignorante peggio di una capra.
Confesso pero' che mi riesce difficile identificare me stesso o tizio o caio come liberale alla pinco, o liberale alla pallino, o magari semplicemente liberino (secondo la teoria del pincopals) perche' non sposa le convinzione di fonzio.
Credo sia piu' agevole riconoscersi o meno in pochi principi fondamentali del liberalismo e del liberismo, e poi descrivere, ciascuno di se', il resto.
Descrivere cioe' quello che ci distingue da un altro (o ci rende simili ad un altro), come liberali, come liberisti, come libertari.
Potremmo magari scoprire che pur avendo in comune, appunto, i principi fondamentali (e costituendo quindi, in qualche modo, una "categoria"), le diversita' sono poi forti. Come forse la parola stessa "liberale" suggerisce, rende inevitabile.
Potremmo, chissa', scoprire che quelle diversita' sono solo preziose, e che "il nemico" e' un altro.