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Radio Radicale Lanfranco - 14 novembre 1998
VATICANO: LICENZIATO PER ERESIA PROFESSORE UNIVERSITA' CATTOLICA =
E' LUIGI LOMBARDI VALLAURI - LO HA DECISO IL CARDINALE PIO LAGHI

Citta' del Vaticano, 7 nov. - (Adnkronos) - Il Vaticano ha

licenziato per ''eresia'' il professor Luigi Lombardi Vallauri,

docente di filosofia del diritto all'universita' Cattolica del Sacro

Cuore di Milano. A trent'anni dal celebre caso che coinvolse il

filosofo Emanuele Severino, la Congregazione per l'educazione

cattolica, presieduta dal cardinale Pio Laghi, ha chiesto e ottenuto

l'allontanamento dell'illustre insegnante dall'ateneo fondato da

padre Agostino Gemelli, dove aveva una cattedra da 22 anni.

La Santa Sede ha ritirato il placet a Lombardi Vallauri,

necessario per insegnare nelle universita' cattoliche di tutto il

mondo, a causa di alcune sue ''posizioni in netto contrasto con la

dottrina cattolica''. Il giurista e' accusato di aver diffuso tra i

suoi studenti (circa mille) idee ''eterodosse'' in materia di

inferno, peccato originale, ruolo e funzione del Papa e vescovi,

morale sessuale e concetto di salvezza cristiana.

La ''sentenza'' della congregazione pontificia porta la data

del 24 ottobre scorso ed e' stata emessa in seguito all'istruttoria,

durata un anno, ad opera ddel moralista don Velasio De Paolis e padre

Georges Cottier, teologo della Casa Pontificia e responsabile della

commissione storico-teologica del Giubileo impegnata nel ''mea

culpa'' sull'Inquisizione. La decisione vaticana e' stata trasmessa

all'ateneo milanese il 28 ottobre e notificata all'interessato il 4

novembre dal rettore uscente Adriano Bausola. Per '' il rispetto

della verita', per il bene degli studenti e della stessa universita'

del Sacro Cuore'' -si legge nella lettera di accompagnamento di

Bausola- ''il professor Lombardi Vallauri non deve continuare ad

insegnare nella nostra universita'''. Il docente era stato sospeso

dall'insegnamento l'8 ottobre '97, quando gli fu comunicato l'inizio

di un'inchiesta sul suo conto da parte del Vaticano.

Il professor Lombardi Vallauri, secondo quanto ha

dichiarato, ''e' sempre stato all'oscuro di tutta

l'istruttoria vaticana, non venendo mai a conoscenza dei capi di

accusa'' mossi nei suoi confronti per oltre un anno. Il 23 ottobre

scorso, alla vigilia della sentenza di condanna della Congregazione

per l'educazione cattolica, si e' recato a Roma per incontrare don

Velasio De Paolis, su invito dello stesso teologo moralista, il quale

gli ha comunicato ''oralmente i punti di contrasto'' del suo

insegnamento con la dottrina cattolica.

''Tutto il processo a mio carico si e' svolto in maniera

segretissima -ha dichiarato Lombardi Vallauri - senza

alcuna forma di pubblicita', senza alcun contraddittorio, senza un

difensore o comunque una qualche forma di difesa da parte mia. I miei

stessi accusatori e giudici mi sono sconosciuti, ad eccezione di uno.

Siamo di fronte a un processo degno dell'Inquisizione. Neppure gli

errori dottrinali che mi vengono contestati conosco nel dettaglio,

visto che mi si sono stati elencati genericamente solo i capi di

accusa''.

''Mi accusano di essere un eretico, ma poiche'

non mi sono stati detti esattamente i miei errori, potrei anche non

esserlo. Mi ritengo eretico -ha aggiunto il docente- esattamente come

lo era Galileo ai suoi tempi o come lo erano i sostenitori

dell'evoluzione darwiniana o lo erano gli esegeti che sostenevano che

la Lettera agli Ebrei non era di san Paolo. Io ho la coscienza a

posto, so di non aver detto niente di eretico, mi sono sempre

limitato a riflettere sulle prese di posizione dei papi sui vari

argomenti dottrinali''.

Lombardi Vallauri si sente vittima di ''un processo invisibile,

fobico e repressivo'', che dimostrerebbe ''l'assurdo atteggiamento

della Chiesa: da una parte chiede perdono per le colpe del passato,

per i martiri dell'Inquisizione e dall'altra ne accumula di nuove,

continuamente, senza accorgersene. Chiedono perdono per gli errori

dei papi e dei vescovi del passato e poi reprimono persone come me o

don Leonardo Zega, l'ex direttore di 'Famiglia cristiana', solo

perche' diciamo cose di buon senso. Mi consola pensare che esistono

dei cristiani degni di questo nome che, anche se non me lo dicono,

sanno e pensano molte delle cose che dico io''.

 
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