("Sole 24ore" dell'11/11/98)"Milano - Le deliberazioni disciplinari degli Ordini sono pubbliche e divulgabili: è questo il senso di una sentenza della I sezione civile del Tribunale di Milano che ha respinto la richiesta di danni da parte del giornalista Andrea Monti al Consiglio dell'Ordine dei giornalisti milanese per aver divulgato un provvedimento disciplinare a suo carico e aver così compromesso la sua reputazione.
L'Ordine dei giornalisti di Milano aveva proceduto contro Monti, allora alla direzione di <>, per aver pubblicato sulla copertina della rivista la fotografia di una modella nuda in sauna con una scarpa e, all'interno, un servizio sulla modella stessa in cui si faceva esplicito riferimento allo stilista produttore della calzatura. La deliberazione dell'Ordine venne, a detta di Monti, diffusa sui mezzi di stampa e pubblicata su <>, il mensile pubbblicato dall'Ordine di Milano, prima ancora della notifica presso lo studio del difensore, apportando all'ex direttore di Panorama un danno d'immagine per il quale decise di chiedere il risarcimento.Il Tribunale ha però dato torto a Monti: <>.Non si può neppure, secondo la sentenza, accusare l'Ordine di informazione parziale o fuorviante: <>".La modella nuda nella sauna con la scarpa.... Se non ci fosse l'Ordine dei giornalisti ad intervenire, essendo "preposto alla sorveglianza ed alla disciplina dei suoi iscritti" (come rileva la solerte magistratura), dove finirebbero l'imparzialità e l'obiettività dei giornalisti italiani? Giustizia è sfatta!