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Conferenza Rivoluzione liberale
Vatinno Giuseppe - 17 novembre 1998
Istituzioni private pubbliche
Credo che in questo tipo di situazioni si possono prevedere due livelli: uno regolato dal diritto e l'altro dal concetto, indubbiamente pi' sfumato e soggettivo, di etica.

Dal punto di vista strettamente legislativo si puo' benissimo licenziare un dipendente non in "linea" con la direzione, e su questo esiste una amplia giurisdizione in materia.

Dal punto di vista dell'etica le cose sono molto piu' complicate.

Personalmente ritengo la liberta' di esporre pacatamente e pacificamente il proprio punto di vista addirittura un diritto inalienabile, ma cosi' potrbbe non pensarla la controparte.

Qui dunque occorre schierarsi personalmente.E' giusta l'imposizione del chador per le donne islamiche? E' giusta l'infabulazione? Ma di piu', e' stata giusta una politica espansionistica e lesiva di ogno diritto umano come quella nazi-fascista?

Sono stati giusti i processi di collettivizzazione forzata nei PAesi del socialismo reale?

E' giusto il liberalismo economico in cui il mercato e' l'unici garante ed equilibratore dei processi sociali?

E, per finire, e' giusta la linea del Presidente della AS Roma, riguardo l'assenza di un valido attaccante per la squadra capitolina? E' giusto che il nostro capufficio ci dica che il nostro lavoro non e' in linea con la politica di chi ci da' da mangiare?

Credo che la risposta sia sempre individuale a seconda di come perepiamo le diverse situazioni (perepiamo=percepiamo).

Personalmente lottero sempre per le mie idee di "fondo" ma cio' lascia liberi gli "altri" di fare altrettanto.

In definitiva, per la cosa in questione, penso che la Chiesa sia libera di licenziare chi e' fuori dall'ortodossia ed altri siano liberi di contestare questa decisione.

Ovviamente non mi va di dare i miei soldi a privati che non rappresentano le mie convinzioni sociali, politiche ed "etche".

Giuseppe VAtinno

 
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