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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Paolo - 17 novembre 1998
Non mi sembra
che mettere le mani addosso a una ragazzina per tagliarle una parte del corpo, e magari tagliare una aprte del corpo ad un ragazzzino, sia propriamente una espressione della liberta' di praticare il proprio culto. Nel senso che quella liberta' appartiene a quell'individuo, e non a chi decide di andare in giro a tagliare.

Non mi sembra che librta' di espressione per un buddista sia anche quella di andre in giro a tagliare i capelli al prossimo....

Come si fa a fare queste confusioni?

A chi appartiene la liberta' di culto? alla comunita' o all'iindividuo?

Mi sembra una grossolana confusione. Non si tratta , credo, di assicurare liberta' di culto, se in ballo c'e' la imposizione ad altri di pratiche religiose. Rileva, in questo caso, l'imposizione, e non il culto.

Poi, mi sebmra che le considerazioni di Caporale siano molto utili, come spesso accade.

Mi ricordo che l'8 marzo scorso, aprendo la manifestazione per le donne dell'afghanistan, io aprii il comizio dicendo "siamo qui per la liberta' delle donne afghane di indossare la burka. E credo fosse proprio cosi'.

Francamenete sono contrarissimo a che esseri umani si coprano con dei plamaidoni palamidoni come quelli, non mi piacciono proprio. Ma combatterei fino alla morte per il diritto di un individuo a indossare quel palamidone, se e' quel che vuole.

Il fatto e' che burka e infibulazione e ccc.. non sono scelti mai: sono imposti. e il punto e' quello li'.

Principi solo occidentali e colonizzatori? Forse....

 
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