Roma, 17 novembre 1998
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"La posizione del Commissario Europeo Karel Van Miert sul Canone TV espressa oggi a Roma, rischia di essere troppo timida e di valere come un sostanziale "via libera" alle posizioni monopolistiche ed anticoncorrenziali dei Governi.
Anziché limitarsi ai controlli sui bilanci, la Commissione deve impedire che le televisioni di Stato spaccino per servizio pubblico trasmissioni che il mercato è in grado di assicurare ai telespettatori senza oneri per i bilanci pubblici o imposte specifiche, come il canone. La concorrenza sleale effettuata dalla Rai nei confronti degli operatori privati in Italia nel caso delle trasmissioni sportive come il calcio o nell'intrattenimento, ad esempio, è incontestabile e contiene ormai l'implicita rinuncia ai principi cardine del Trattato di Roma nel settore televisivo.
Sulla televisione digitale, invece, abbiamo assistito al pessimo esordio del neo Ministro Cardinale, che, non pago del riuscito boicottaggio operato dal precedente Governo ai danni dell'accordo Telecom/Murdoch, oggi intende rilanciare un asse statalista e oligopolista tra Rai, Wind e Telecom. Si tratta di due aziende di proprietà del Tesoro (Rai e Wind) e di una terza in cui il Tesoro ancora detiene la maggioranza relativa, oltre alla golden share e alla nomina di ben quattro consiglieri di amministrazione. Dal momento che i quattrini di Rai e Wind sono denaro pubblico, chiediamo al Commissario Van Miert di utilizzare un po' di moral suasion per impedire all'Italia l'ennesima accusa di illeciti aiuti di Stato ad aziende che operano in mercati concorrenziali, o che tali dovrebbero essere."