Roma, 25 novembre 1998
SMOG A ROMA - DISSENSI NEL MONDO AMBIENTALISTA - PREOCCUPAZIONE E SOTTOLINEATURE SULLA PERICOLOSITA' DELL'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO. DICHIARAZIONE DI PAOLO PIETROSANTI, PARTITO RADICALE
Paolo Pietrosanti, Consigliere Generale del Partito Radicale, ha oggi rilasciato la seguente dichiarazione:
Il mondo ambientalista si divide sui dati relativi allo smog a Roma; e dal di fuori del mondo ambientalista giunge un allarme per l'inquinamento elettromagnetico, derivante sia da radar e antenne, sia - e sembra soprattutto - dai cavi sospesi dell'alta tensione.
Credo sia urgente una riflessione, proprio e in primo luogo dando valore e merito al ruolo centrale giocato dal mondo ambientalista nello sviluppare una sensibilita' profonda anche in Italia rispetto a questi problemi cruciali.
Perche' quel che brilla a Roma, nella polemica in corso, e' la assenza degli altri, di coloro che non hanno fatto della questione ambientale la loro priorita' anche esistenziale, ma ciononostante sono chiamati ad amministrare e governare.
Che ad occuparsi di ambiente siano i soli ambientalisti non e' certo colpa degli ambientalisti, ma e' tempo che alle loro si associno altre attenzioni, altre competenze, altre volonta'.
La questione del benzene e' infatti paradigmatica: fretta di marmitte catalitiche che poi si scopre contribuiscono ad elevare il problema benzene. E una citta' in cui il problema NON E' TANTO quello della qualita' delle emissioni, quanto quello della loro quantita', che non puo' affrontarsi senza una radicale riforma del trasporto urbano, tutt'ora il punto piu' dolente nella vita civile e della amministrazione a Roma.
Mi chiedo - da antimilitarista e radicale - se non si debba chiedere alla amministrazione e alla competenza dei militari di concepire soluzioni, idee, che scaturiscano da una cultura, una preparazione, competenze, oggi del tutto o quasi inutilizzate.
Sul piano dell'inquinamento elettromagnetico forse si rischiano i medesimi gravissimi e costosissimi errori.
C'e' chi sostiene a spada tratta - con autorevolissimi e recenti amplificatori - la necessita' di interrare i cavi dell'alta tensione. Sarebbe necessario che in proposito il dibattito si aprisse, e che si guardasse ai rischi di oggi, ma pure a quelli di domani, pure a quelli connessi all'interramento di fonti di inquinamento elettromagnetico, ai rischi di lungo periodo; e pure agli interessi in campo, ai moventi, a chi produce i materiali che sarebbero da interrare, a chi ci perderebbe e ci guadagnerebbe, dal punto di vista economico cosi' come da quello della tutela dell'ambiente.
Gli errori gia' compiuti servano almeno ad evitare altri errori.