in genere, in questo luogo, ci si confronta solo su cose astratte. Interessanti e utili, ma astratte. Tutte le volte che si inseriscono delle lettere su come organizzare, come fare, se fare, dove fare .... cala un silenzio tombale. L'impressione -ripeto: l'impressione- e' che i frequentatori abbiano una sorta di timore a dire la propria, in assenza della tradizionale guida che, tra forza-maggiore e scelta, e' assente, tranne l'ultima uscita in cui ha rinnovato l'appello alla rivoluzione liberale.Io non mi sento estraneo, anzi, anche se sto facendo altre cose, in altri luoghi, ma sempre con lo stesso taglio e perseguendo gli stessi obiettivi. Ma mi sento lontano quando leggo i vari inviti alla mobilitazione, pur comprendendoli e accettandoli nella sostanza. Una lontanza che nasce dalla conferma continua di una mancanza di strategia, di un vivere alla giornata che neanche in un comitato sarebbe comprensibile. Un lento suicidio che si autoconsola -come i mitici giapponesi delle montagne- dal fatto che l'analisi E' GIUSTA, ma senza far nulla per l'ampliamento e la verifica di questa giustezza, e soprattutto senza creare i luoghi in cui confrontarsi e decidere democraticamente.
Il risultato e' quello che chiunque puo' verificare, mettendo il naso fuori dagli ambienti specifici. "Radicali? Ma ci sono ancora? Ah, si'; Radio Radicale: ottimo servizio ..... la sento sempre .... che fine ha fatto Pannella, come sta? Pero', brava la Bonino, sarei proprio d'accordo che facesse il presidente della Repubblica".
In questa intensa esperienza che sto facendo con la mia associazione, sto verificando con mano l'importanza del confronto continuo, del discutere, creare spazi di potere democratico. Cio' che, invece, sembra non interessare altri -come quelli che circolano qui- che propongono cose su cui sono d'accordo, ma che da me sembra che vogliano solo i soldi dell'iscrizione (che sarebbe piu' consono, a questo livello di a-struttura, chiamare contributo) e la disponibilita' a fare quello che loro hanno deciso, in nome e per conto di una storia che ha dato alcuni risultati proprio con metodi contrari.
Qualcuno si domandera' perche' son qui a "bacarmi le palle"?
Me lo domando anch'io, ed e', forse, proprio questa la mia forza.