riceviamo e volentieri forwardiamo:
Non c'entra ma c'entra con Galatasaray - Juventus.
Ieri passato da me l'amministratore del mio palazzo. E' ebreo e,
sapendomi italiano, si messo a parlare uno spagnolo arcaico. E sua madre,
da quanto ho capito, parlava solo quello spagnolo. Perch ? Perch di
quegli ebrei che, cacciati con ferocia dalla Spagna alla fine del '400,
vennero a vivere liberi, felici e prosperi sotto la protezione del grande e
tollerante Impero Ottomano.
Ricordino quindi, ogni tanto, quegli italiani e soprattutto quegli sporchi
juventini che hanno emesso per settimane gridolini di paura (facendo fare
una gran figuraccia a noi che stiamo qui in Turchia e rendendo vieppi·
antipatica l'Italia), e che si mettono in cattedra a discettare dell'altrui
civiltß, che per secoli, mentre nell'Europa cristiana chi non era non dico
cristiano ma anche solo di altra confessione cristiana veniva perseguitato,
i turchi hanno fatto vivere tranquilli e prosperi ebrei, zoroastriani,
armeni, cristiani e quant'altri. Ci sono stati, poi, vero, i massacri, i
genocidi; ma poi e non a caso: ci sono stati quando i turchi hanno capito
di essere abbandonati, traditi e accerchiati, e che dal brutale conto delle
teste sul territorio sarebbe dipeso se avrebbero continuato ad avere o no
la loro indipendenza. Ovvero, ci sono stati quando abbiamo portato anche lø
la bestia immonda che tutto il mondo appuzza, cio il nazionalismo.
(Per inciso: sono sempre pi· fiero di appartenere a un popolo che ha
pensato "O Franza o Spagna purch se magna", che invece di tetre
coglionerie come l'amor di patria, lo Stato-nazione e simili ha prodotto da
solo circa il 40% di tutto ci che c' di bello nel mondo; odio detesto e
maledico buona parte della cultura risorgimentale, Crispi, Carducci,
l'Italia che doveva diventare una grande potenza le assurde avventure
coloniali, la prima guerra mondiale, il fascismo e chi oggi si lamenta che
abbiamo perso il sentimento nazionale; e anche chi vuole che noi italiani
diventiamo normali, noi che nel bene e nel male siamo storicamente
eccezionali, come se giß non ci pensasse da solo il mondo a omologare
sempre di pi· qualunque cosa).
Per finire, credo che la stampa italiana avrebbe fatto meglio a
preoccuparsi meno delle botte che nessun italiano qui ha preso (forse ha
passato un brutto quarto d'ora l'ambasciatore, ma comunque stato
tutelato) e a preoccuparsi di pi· delle botte che i giornalisti turchi
hanno preso in Italia, spettatrice la polizia italiana.
Forza Galatasaray.
FLG