Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
Roma, 3 dicembre 1998 - "Come tutti i neofiti, il Governo strafà. Dopo aver assistito silenzioso per decenni al totale monopolio televisivo della Rai di Stato sul calcio italiano, il sottosegretario Vita propone ora di limitare al 30% il massimo di diritti del calcio in mano a un solo soggetto. L'idea, immaginiamo, dovrebbe essere quella di garantire la concorrenza e impedire posizioni monopoliste: un inutile eccesso di zelo. Un limite "antitrust" di questo tipo, infatti, avrebbe come unico effetto quello di paralizzare il mercato, impedendo ogni seria concorrenza sui diritti e favorendo la costituzione di un cartello di tre operatori, cioè il vecchio modello della pax-televisiva su basi consociative riveduto e corretto per la Tv a pagamento. A fare le spese di questa decisione sarebbero da una parte le società di calcio, costrette a rinunciare ad una vera asta per i diritti, dall'altra le Televisoni a pagamento italiane, condannate al nanismo cronico rispetto ai concorrenti internazionali e quindi incapaci
di inserirsi nel business mondiale della Tv a pagamento.
La verità, come tutti sanno, è che la norma del 30% sui diritti del calcio, è la vera barriera protezionistica che il Governo si appresta ad erigere contro l'ipotesi di ingresso nel mercato italiano di Rupert Murdoch e a favore della "sua" Rai. Una scelta antimercato e anticoncorrenza che, se pure dovesse sortire l'effetto di "fermare lo straniero", alla lunga si rivelerà devastante per il settore e la sua competitività (oltre che penalizzante per il calcio)."