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Conferenza Rivoluzione liberale
Grippo Antonio - 4 dicembre 1998
Confusione

Premessa: rimpiango, ancora una volta, che quanti parlano nei dibattiti, e pur hanno accesso alla rete, non ritengano di scrivere qui, o in area internet, le stesse cose, per contribuire a quella comunicazione politica telematica che tutti sembravano ritenere indispensabile.

Fine della premessa.

Mi pare di capire che per molti la distinzione fra PR transnazionale ed un soggetto politico di area operante in Italia con funzione "antiregime" (semplifico, per brevita'), sia sottigliezza inutile, disquisizione da perditempo.

Ricordo, per tutta la campagna dei 20 referendum, e anche molto dopo, il MCP che tuonava ogni giorno contro i media che facevano "volutamente confusione", chiamando i movimentisti "radicali", e Pannella "il leader radicale".

Eppure la commistione era tutta interna, credo voluta, non casuale, in ogni dettaglio.

Gli indirizzari sono sempre stati usati indifferentemente per ogni campagna radicale o movimentista. I tavoli, sono sempre stati "radicali" al 100%.

Pure oggi, riunioni e discussioni non fanno chiarezza. O meglio, non capisco io, cosa assai meno grave.

Sono stato iscritto due anni al PR. Ero e sono convinto che molti problemi fondamentali siano inter-nazionali.

Ma vivo qui, mi scontro qui, come tutti, contro uno stato nemico del cittadino, contro la mancanza di alcune liberta'che considero indispensabili. E la mia esigenza piu' urgente e' la riforma delle istituzioni italiane, della politica italiana, dell'economia italiana.

C'e' un PR transnazionale che sta imbastendo un dibattito precongressuale (a proposito: non ho capito - e' stato detto - perche' il fatto che lo statuto preveda un congresso annuale non sia di per se'"motivo sufficiente" per la convocazione obbligatoria del congresso, e' per me un mistero insondabile).

Questo dibattito deve includere, come sembra voglia fare, la lotta antipartitocratica ed antiregime per cambiare istituzioni, politica ed economia del nostro Paese?

E' un dibattito di "area", che comprende "tutto"?

Il PR si dispone ad includere tale battaglia fra le sue priorita', la considera una priorita'?

Personalmente credo che serva un soggetto ben distinto da un partito "transnazionale e transpartitico". Visto che in Italia la battaglia non puo' essere che anche "di parte", accanto ad altre "parti" e contro altre "parti".

La guida di tale soggetto (non so immaginarlo), purtroppo, non puo' che essere di Pannella.

Spero che il "purtroppo" sia chiaro, ma non si sa mai: purtroppo, anche oggi, solo Pannella puo' tentare di aggregare, convincere, scardinare, in maniera sufficiente, qui, in Italia.

E si e' dichiarato disposto a farlo.

Ieri ho sentito interventi interessanti, in proposito. Un po' persi e solitari, fra le strategie planetarie e le lezioni di alto radicalismo. Forse sono ambiti distinti.

--- WinMMMR v2.10reg

 
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