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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 6 dicembre 1998
STAMPA CLANDESTINA: PROCESSO LUNEDI' A LIVORNO A ALESSANDRA IMPALLAZZO E DAVIDE BEDARIDA. TESTIMONI PANNELLA E BERNARDINI.

Roma, 6 dicembre 1998. Alessandra Impallazzo e Davide Bedarida, militanti radicali e della Lista Pannella saranno processati Lunedì 7 dicembre dalla Pretura Circondariale di Livorno per aver distribuito ai cittadini, l'8 aprile del 1996, il giornale "Risorgimento Liberale". L'Impallazzo e Bedarida risultano essere, al momento, gli unici imputati per le numerose azioni di disobbedienza civile attuate dalla Lista Pannella per protestare contro le limitazioni della legge italiana alla libertà di stampa, in particolare la norma che impone l'obbligo di un direttore responsabile iscritto all'Albo dei giornalisti. Si tratta della legge n. 69 del 1963 oggetto di una richiesta referendaria della Lista Pannella, referendum bocciato nel giugno del 97 solo per mancato raggiungimento del quorum avendo ottenuto il consenso favorevole all'abrogazione del 65,5% dei votanti. Risorgimento Liberale fu diffuso il giorno di Pasquetta del 96 con il nominativo di un direttore responsabile non iscritto all'ordine dei giornalisti.

L'8 aprile del 96, a Livorno come in altre città italiane (Torino, Roma, Milano, Bergamo, Trieste, Verona, Bologna, Ferrara, Arezzo, Prato, Viareggio, Lucca, Pistoia, Pisa, Massa, Teramo, Campobasso, Nepoli e Cagliari) militanti e dirigenti della Lista Pannella distribuirono nelle piazze principali il giornale "Risorgimento Liberale" non registrato presso il Tribunale perché il direttore che firmò quel numero, Rita Bernardini, non era iscritta all'albo dei giornalisti.

A quel che risulta alla Lista Pannella, dopo le condanne comminate ai fiorentini Vincenzo Donvito, Carmine Di Giorgio, Carlo Serafini, Giancarlo Scheggi, Roberto Rogai, Valerio Giannellini ed Edo Taddei, e quelle di Angiolo Bandinelli e Rita Bernardini (che hanno presentato appello), nonostante i sequestri e le denuncie avvenuti in tutta Italia, Alessandra Impallazzo e Davide Bedarida risultano essere al momento gli unici imputati. Ricordiamo altresì che qualche mese prima, per un altro numero, del "giornale clandestino" furono denunciati, su richiesta del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio, Vittorio Pezzuto all'epoca Coordinatore del Movimento dei Club Pannella e Arturo Diaconale, direttore dell'Opinione quotidiano che aveva riportato, in due pagine, la copia del giornale incriminato.

Rita Bernardini, che lunedì sarà a Livorno per testimoniare al processo, ha dichiarato:

"Come Alessandra Impallazzo e Davide Bedarida, in Italia ci sono decine di militanti e dirigenti radicali e della Lista Pannella che hanno voluto disobbedire ad una legge anticostituzionale e anacronistica che lo stesso presidente del Consiglio, Massimo D'Alema, vorrebbe ora abrogare.

Questo processo onora Alessandra Impallazzo e Davide Bedarida e il nostro Movimento perché da anni documentiamo cosa sono capaci di fare i vertici di Rai e Mediaset che si servono esclusivamente di giornalisti iscritti all'ordine incaricati di oscurare e cancellare, con Pannella, l'intero movimento radicale".

 
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