Trascrizione di interventi pronunciati nella assemblea svoltasi a Roma, presso la sede di Via Torre Argentina, il 3 dicembre 1998 alle ore 18,00.Trascrizione integrale non editata.
Intervento di Danilo Quinto
Io ero gia' molto dispiaciuto del fatto che Michele De Lucia che conosco come compagno molto attento alla vita del Partito e a quello che si fa qui, avesse preannunciato la non iscrizione sua al partito Radicale nel '99 e a questo dispiacere si aggiunge anche l'annuncio che ha voluto fare Clotilde. Io spero che sia per Clotilde che per Michele questo annuncio in realta' non si traduca nel fatto di non iscriversi per l'anno successivo al Partito Radicale, lo spero fortemente. Per quanto riguarda quello che ha detto Michele io non credo che l'intervento di Michele, come ha detto Olivier, che l'ha definito un intervento bilioso, io credo che Michele come alcuni altri interventi che ho ascoltato e anche in buona sostanza il documento di Paolo, propone questo tema e problema, costituisca di per se' una cosa molto importante che gli organi del partito Radicale devono tenere in considerazione e deve tenere in considerazione soprattutto il Tesoriere del partito Radicale. Io sono d'accordo quando Olivier dice, sono a
ssolutamente d'accordo sul fatto che dice che Segretario e Tesoriere devono umilmente rivendicare il fatto di essersi assunti la responsabilita' di non convocare il congresso negli ultimi due anni; l'hanno fatto perche' evidentemente hanno giudicato che condizioni favorevoli per la tenuta di un congresso transnazionale del Partito Radicale transpartito non ci fossero. Insieme a questa rivendicazione ripeto da fare secondo me con umilta', io devo fare anche un'altra rivendicazione. In termini statutari ed e' proprio il riferimento che si fa allo statuto, in alcune parti dello statuto diceva Olivier, sono rimaste sospese. La prima considerazione che voglio fare: questo nella vita del partito Radicale, quello che io ho conosciuto in dodici anni e' accaduto anche in altri periodi e non e' una giustificazione e' una constatazione che faccio; e io ho tentato, e mi riferisco puntualmente al tuo riferimento Michele, ho tentato perche' a termini di statuto, lo statuto dice che, come credo richiamasse Paolino nel suo
intervento, che il bilancio in termini preventivi e consuntivi viene presentato ad un organo e l'organo Segretario-Tesoriere, che tra l'altro lo statuto dice che e' convocato dal Segretario ma questa responsabilita' di non convocazione e' stata condivisa e io l'ho pienamente condivisa, impone che il bilancio venga presentato ad un organo che abbiamo deciso di non convocare. E quindi presa questa decisione, assunta questa responsabilita', io ho ritenuto di dover fare quello che ritenevo fosse doveroso fare, cioe' distribuire in ogni riunione ristretta, di giunta o allargata qualunque sede a scadenza penso di poter dire bimestrale il bilancio del Partito con una sua illustrazione.
Il bilancio del Partito l'ho inviato a qualunque iscritto lo abbia chiesto e io posso prendere tranquillamente qui questa iniziativa, io non e' necessario che attenda il congresso per distribuire il bilancio del Partito, io posso distribuire con la lettera di convocazione dell'eventuale congresso, se Segretario decide con il parere del Tesoriere, ascoltata la giunta, lo posso inviare a tutti gli iscritti dell'anno 98 al Partito Radicale; insieme alla lettera di convocazione posso inviare il bilancio del 98, del 97, del 96 e del 95 e questo lo faro' perche' credo che sia giusto farlo. Il problema che hai posto tu Michele, io affronto il rischio del gap di informazione allo stato attuale che c'e', tu dicevi ma non la voglio fare lunga su questo, no voglio essere puntuale perche' mi importa molto, tu dicevi la proposta buco finanziario cosi' detto, che il buco finanziario oscilla, d'un tratto e' di un'entita', poi aumenta, diminuisce. Se e' cosi' e puo' essere che negli ultimi mesi ci sia stata una riduzione d
el buco finanziario, stiamo parlando del buco finanziario che non riguarda il soggetto Partito Radicale, ma riguarda il soggetto Partito Radicale, il soggetto lista Pannella e il soggetto Torre Argentina sede che e' proprietario di questo immobile e sapete che il soggetto Torre Argentina sede comprende in se' due patrimoni dell'area radicale: Agora' telematica e il Centro d'Ascolto. Poi c'e' un altro patrimonio che appartiene al patrimonio culturale - politico dell'area Radicale che e' Radio Radicale, ma non sta dentro questa situazione economico finanziaria. Quindi grazie all'attivita' di questi mesi, il buco finanziario di Torre Argentina sede e' migliorato, c'e' ancora un buco finanziario di grande entita' e la massima parte di questo buco finanziario e' costituito dalla esposizione nei confronti delle banche della Societa' Torre Argentina sede che comprende anche il mutuo che grava su questa sede che e' decennale, allo stato di cui e' in corso la rinegozzazione e di un'entita' attuale di un miliardo e 80
0 milioni. Credo di non aver risposto esaurientemente perche' non avevo questa pretesa ma dato qualche elemento e chiudo su questo per dire a te Michele se vuoi, ne possiamo anche parlare, possiamo anche approfondire tutti questi dati e di tenere in considerazione che vale la pena iscriversi al Partito Radicale nel '99. Detto questo io credo che oltre che restare sempre su questo punto, ci sia un problema relativo non solo all'iscrizione al Partito Radicale del '99 ma l'iscrizione al partito Radicale del '98. Mi verrebbe da dire come ho detto in una riunione molto piu' ristretta l'altra settimana, da chiedere quanti di voi sono iscritti al Partito Radicale del '98. L'altra volta c'erano una trentina di persone in 15, la meta' credo se non mi sbaglio hanno risposto che erano iscritti al Partito radicale nel '98. Non la facciamo questa prova adesso, stasera, almeno che qualcuno di voi non la voglia fare, ma credo che ci sia un problema di iscrizioni anche al Partito Radicale nel '98. Non c'e' dubbio che questa
assemblea di questa sera, a me ha colpito molto, io ringrazio davvero coloro che hanno voluto prendere questa iniziativa e organizzarla, perche' da' un segnale, testimonia secondo me il miracolo che noi siamo, noi tutti quanti siamo, che sono i radicali, e questo e' un segnale. Io per l'attivita' e la militanza che svolgo, soprattutto negli ultimi anni, e' forse una deformazione, ma me la consentirete andando a cercare il denaro, che e' solo danaro che noi utilizziamo per le nostre iniziative o per la nostra struttura, che il Partito utilizza e anche l'altro soggetto utilizza, perche' l'altro soggetto la Lista Pannella qualcuno chiedeva dov'e' il finanziamento pubblico, il finanziamento pubblico non e' stato toccato, una parte consistente e' stata distribuita, la tranche di finanziamento pubblico di quest'anno non e' stata toccata e a quella tranche di finanziamento pubblico, a differenza di coloro che si spartiscono il bottino credendo che i cittadini ottempereranno successivamente a un loro desiderata, qu
el finanziamento pubblico forse, credo che se si aggiunge quello del prossimo anno che stanno per spartirsi raggiungera' la quota di 5 miliardi. Quindi dobbiamo rivendicare questo dato come nostra moralita' delle nostre esistenze di radicali sicuramente.
E perche' io considero un miracolo il fatto che noi siamo qui e che esistiamo ancora e anche da questo punto di vista credo che il Segretario e il Tesoriere del partito Radicale possano rivendicare a loro merito la possibilita' teorica di verificare la possibilita' di convocare un congresso del partito Radicale. Perche' in questo paese nonostante i radicali siano annientati nel vero senso della parola, l'identita', l'immagine di Pannella e di tutti coloro che sono radicali e che sono stati e sono la storia del Partito Radicale, c'e' una risposta di questo paese, noi l'andiamo a cercare la risposta di questo paese, con gli strumenti che ci inventiamo di volta in volta. Roberto Cicciomessere nel '93 si invento' lo strumento della carta di credito che in 15 giorni porto' nelle casse del partito Radicale 14 miliardi; tre anni fa il Tesoriere del Partito Radicale si e' inventato un altro strumento che ha portato nelle casse dell'area 9 miliardi e 400 milioni in 29 mesi. Questo lo dico per significare il fatto che
c'e' in questo paese una risposta nonostante l'annientamento. Nel '98 ci sono 10 mila persone che hanno risposto si' a che cosa, a versare del danaro a una forza politica, a delle forze politiche all'area radicale che sono annientate dagli organi di informazione dal regime italiano. Ed e' questo il problema non del Partito Radicale e' questo il problema secondo me, quello che penso io che appartiene, io non vorrei essere enfatico, alla mia esistenza, alla mia ragione dello stare qui e anche al decidere se fare un congresso del Partito Radicale, ma quella e' la priorita'. Rispondere in questo senso se Donato Derenzis fosse d'accordo nell'interpretazione che sto per dare, di quello che ha detto, mi parlava di contratto. Nel rispondere dalla convinzione di Pannella questo e' il problema, che non dice soltanto che c'e' un regime, dice da due anni Pannella, al gruppo dirigente, ai radicali, a chi incontra, quando scrive, quando parlava alla radio, quando parla al telefono con una persona, che e' possibile abbatt
erlo quel regime. Quindi il problema che riguarda l'esistenza dei militanti radicali, di me, se volete trasferisco questo problema, e' andare a verificare la possibilita' che questa tesi politica sia messa in opera, sia verificata questa tesi politica, tesi politica che condiziona la vita stessa anche del soggetto partito Radicale, perche' il soggetto Partito Radicale, questo e' un altro elemento di riflessione, trae le sue risorse, quest'anno tre miliardi ad oggi, tra iscrizioni e contributi che sono stati devoluti al partito radicale da 7.000 persone, tra iscritti e contribuenti, gli iscritti sono 3.600 e i contribuenti quello che resta, fino ad arrivare a 7.000, da che cosa, dal paese dove si annienta l'immagine e l'identita', la storia dei radicali. Quindi questo e' un problema che esiste, che esiste, ed esiste insieme a questo un altro problema, esiste il problema che per far vivere quello che nell'89, nell'88 si e' scelto, il partito Transnazionale-transpartito, non basta quella dimensione, non bastano
quelle energie umane, non bastano quelle risorse finanziarie, ce ne vogliono dieci volte, ci vogliono che cosa, la dimensione che era stata nelle relazioni di Stanzani, del Segretario e poi del Tesoriere, perche' i congressi sono fatti sempre cosi', c'e' la relazione del Segretario, in quegli anni era Sergio Stanzani e poi c'e' la relazione del Tesoriere, Paolo Vigevano era stata individuata e che cosi' ha detto: per far vivere queste idee che noi proponiamo a chi, alle classi dirigenti libere, responsabili, il congresso di Budapest, qualcuno c'era sicuramente tra voi, si proponeva un contratto sociale alle classi dirigenti e ai responsabili fu individuato un progetto, il giornale la presenza negli altri paesi e quella dimensione delle decine di migliaia di iscritti che cosa si diceva, doveva essere perpetuata ogni anno per far vivere il partito Radicale; da questo punto di vista se il partito Radicale, il Tesoriere del partito Radicale deve dire che dimensione deve fare una parte dello stato del partito, c
he indubbiamente serve, su cui sta lavorando, deve confermare che non basta una dimensione di tre miliardi all'anno, ce ne vuole dieci volte per far vivere quelle idee, se quelle idee devono vivere una dimensione geografica che e' il pianeta; devono vivere con le sedi che noi dovremmo avere, devono vivere con la nuova tecnologia telematica, devono vivere con tutto quello che conosciamo, con le iniziative che costano, che non si fanno solo in un territorio, si dovrebbe farle vivere per coinvolgere classi dirigenti, opinioni pubbliche di massa e per coniugare l'altro dato, quello del nuovo diritto positivo con la nonviolenza che si vuole organizzata e di massa e ci vuole tanta adesione diretta dei parlamentari, dei cittadini, tante persone che si iscrivono, innanzi tutto adesione politica e il danaro insieme a questa adesione politica.
Torno per un momento alla questione posta da Donato Derenzis, mi avvio a chiudere rapidamente. Donato Derenzis diceva il contratto da proporre a Pannella. Collegandomi a quanto dicevo prima, in questi mesi, dal punto di vista della mia esistenza di militante e di tutti noi, forse siamo ancora in tempo per farlo. Puo' essere anche la formula quella del contratto, dal punto di vista della priorita' politica, dell'abbattere il regime, di come si puo' fare ect. Problema che riguarda anche in termini di ragionamento, rebus sic stantibus, la situazione del Partito Radicale e quindi la considerazione nel contesto della convocazione del congresso, a mio parere. E' un progetto politico da presentare a Pannella e l'articolazione di un progetto politico, questo io lo sentivo come compito di questi mesi e non siamo stati in grado secondo me di realizzarlo. Probabilmente siamo ancora in grado di poterlo fare e io mi auguro che si possa fare. C'e' un altro punto e davvero chiudo su questo. Un compagno accanto a me, mi dic
eva per quanto riguarda la convocazione del congresso c'e' un problema legato al danaro, sicuramente c'e', il denaro che serve per arrivare al congresso per fare le iniziative legate alla convocazione del congresso e per celebrare il congresso. Il denaro sufficiente soltanto se deve essere il miglior congresso possibile, credo non possa essere inferiore al miliardo di lire, solo quello del congresso, se deve essere un congresso dove di qui al congresso si deve avviare un'attivita' per trovare, cercare le persone di altri paesi che partecipino a questo congresso del Partito Radicale e poi c'e' tutto il denaro da trovare per arrivare al congresso. Quando dico denaro da trovare, bisogna trovare i cittadini disponibili a comprarsi quella tessera, perche' solo quello e' il denaro che noi usiamo. Ripeto e' un problema che si pone, non e' secondo me il problema, il problema e' un altro, noi convochiamo il congresso su quale progetto da far rivivere il giorno dopo del congresso. Sto parlando del Partito Radicale, tr
ansnazionale, transpartito, su quale progetto il che significa, il come lo si deve far vivere, lo si deve far vivere per vincere, cioe' per realizzare le idee che abbiamo deciso fossero le piu' irragionevoli, perche' solo quelle nella storia radicale, sono state quelle che poi hanno dato esiti positivi che hanno marcato le societa' in cui i radicali hanno agito, hanno operato. Su quale progetto se non si scioglie questo interrogativo, permangono i problemi legati, statutari che io condivido, ma questo e' l'interrogativo da sciogliere, su quale progetto, quindi potrebbe essere che chi decide una data del congresso, la piu' vicina o la piu' lontana in tempo reale di qualche mese, aiuti ad individuare il progetto, ma questa e' la discussione da avviare. Alcuni tra noi ritengono che questo aiuti, io non credo che aiuti per essere molto sincero. Io credo che si debba fare un congresso ma che il problema principale e' capire, comprendere che cosa serve per far vivere un grande partito Radicale, transnazionale, tra
nspartito se ci sono i presupposti ancora per farlo vivere.
Grazie.