Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella
Roma, 16 dicembre 1998
"La Legge sulle Fondazioni ex bancarie approvata oggi dalla Camera segna un prepotente ritorno al passato nei rapporti tra Stato ed economia. Dietro la retorica delle "community foundations", il provvedimento consegna nelle mani dei partiti italiani uno strumento formidabile di intervento a 360 negli assetti del potere finanziario ed industriale del paese.
Senza neppure la responsabilità politica diretta e il controllo democratico in qualche modo assicurati dalle vecchie partecipazioni statali, gli emissari di partito chiamati a guidare le Fondazioni si troveranno tra le mani una potente macchina per orientare il consenso, sia quello dei grandi gruppi industriali e finanziari che quello di un no profit inesorabilmente votato ad un destino di parastato e di assistenzialismo. Al di fuori di qualsiasi controllo e in base ad una Legge e a Statuti assolutamente elastici.
Nei giochi di potere della partitocrazia, la poltrona di Presidente di Fondazione avrà più valore di quella di tanti ministri.
Lo sprezzo con cui la Camera ha ignorato i fermi richiami dell'Antitrust ad emendare una legge distorsiva della concorrenza e del libero mercato, è un indicatore inquietante sulla vera cifra di liberalismo del sistema politico italiano: prossima allo zero".