Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 21 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 23 dicembre 1998
NUOVI PREZZI TELECOM

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

MA CHI PLAUDE ALLA DIMINUZIONE ... SI E' FATTO QUALCHE CALCOLO?

LA TELECOM, COME MINIMO, GUADAGNERA' OLTRE 22 MILIARDI DI LIRE ALL'ANNO IN PIU', ALTROCHE' RIMETTERCI.

Firenze, 23 Dicembre 1998. Le reazioni alla decisione dell'Autorita' Tlc di aumentare il canone Telecom sono state, nella loro generalita', positive, perche' si tratterebbe di un aumento contenuto che marcierebbe insieme ad una conferma dei prezzi delle telefonate urbane ed una diminuzione delle interurbane.

Ma cosi' non e' -per l'Aduc che ha fatto alcuni conti e li commenta per voce del suo presidente nazionale Vincenzo Donvito- perche', anche in presenza di numeri piccoli per il singolo, occorre sempre dimensionarli al soggetto che ne beneficiera'. Ed essendo il nostro un soggetto che agisce in regime di monopolio, i calcoli sono abbastanza precisi e non soggetti agli umori del mercato: a maggior ragione se si considera che stiamo trattando di comunicazioni telefoniche, della cui indispensabilita' e aumentata diffusione non crediamo ci siano dubbi. E vediamo perche'.

Abbiamo preso come esempio una famiglia media che faccia una telefonata interurbana di 15 minuti ogni 15 giorni, nella fascia piu' economica. Questa telefonata oggi costa (inclusa l'Iva) Lit.3465 x 26 settimane= 90.090. Con la diminuzione del 7%, risparmiera' Lit.6.306. Per il canone, invece, spendera' Lit.7.200 in piu' all'anno. Una rimessa di Lit.894, che moltiplicate per i 25 milioni di utenze, da' un introito Telecom maggiore di 22 miliardi e 350 milioni.

Da considerare, inoltre i calcoli sugli interessi di un canone maggiorato che viene percepito con due mesi in anticipo, da compensare, pero', con i minori introiti delle interurbane. Ma sono calcoli che lasciamo fare a Telecom, perche' non ci appassionano piu' di tanto. Mentre ci appassiona rilevare che quella che e' stata presentata come una manovra di contenimento, non e' altro che un metodo surrettizio per confondere le acque e far credere l'esatto contrario di cio' che e': un aumento dei costi all'utenza per i profitti di un'azienda privata che sfrutta la sua gestione monopolista fino all'ultimo giorno possibile, perche' poi, dal 2000 cadra' anche il monopolio delle urbane e, di conseguenza, l'obbligo di essere abbonati a Telecom per qualunque servizio di telefonia.

Ci dispiace che non tutti riescano a cogliere queste sfumature non secondarie, e che la Federconsumatori/Cgil -ben piazzata nelle stanze Telecom e delle istituzioni- plauda alle scelte dell'Autorita'. Noi sappiamo solo che in Italia i costi per telefonare sono aumentati, in un trend europeo e mondiale dove, invece, si registrano notevoli diminuzioni: non sappiamo che dati abbiano gli altri. Questa vicenda ci rafforza in un convincimento: non bisogna mai abbassare la guardia e non limitarsi a valutazioni da sudditi che son contenti perche' il padrone li ha picchiati poco. Noi non picchiamo nessuno e non vogliamo essere picchiati, ma vogliamo solo pagare per cio' che consumiamo, dopo che e' stato prezzato rispetto al mercato, e non all'arroganza e all'avidita' di chi usa metodi da libera azienda in un mercato che non e' libero, ma solo suo.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail