Devo da alcuni giorni una risposta a Paolo Vernaglione (messaggio 6225), a proposito di Gandhi e della non violenza.
D'accordo con te (ma solo fino a un certo punto) che i rapporti fra Stati non si possano paragonare ai rapporti fra individui. Comunque il mio era soltanto un modo di ragionare "figurato". Resta l'argomento, che mi sembra difficilmente discutibile, che il pensiero e la vita di Gandhi sono tesi all'elaborazione di azioni di lotta non violente (qualora possibili)
in risposta alla violenza e all'oppressione.
(Mentre tu mi sembravi sostenere che il principio della non violenza in Gandhi consistesse, in sostanza, nel non impiegare la violenza per primi).
Si potrà poi legittimamente ritenere che la violenza sia, in genere, una risposta più efficace, o comunque lecita, ecc., alla violenza (come mi sembra tu faccia) ma deve essere chiaro che la ricerca di Gandhi non andava in questa direzione.
Ciao.
G.