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Conferenza Rivoluzione liberale
Grippo Antonio - 1 gennaio 1999
Stato sociale

Un amico appena tornato da Monaco di Baviera, dov'e' andato a trovare amici tedeschi, mi racconta.

Si inizia con le solite sensazioni che molti di noi provano e si scambiano tornando in Italia da altri luoghi dell'occidente: l'abisso nel traffico, nel trasporto pubblico, nel comportamento sociale della gente (noi saremo pure piu' simpatici ma... ecc.)...

Poi dati concreti, appresi nelle conversazioni familiari. Li riporto come li ho sentiti, scusandomi per eventuali inesattezze. Qualcuno dei conferenzieri ne sapra' di piu'.

Dunque. Un nucleo familiare che ospita un anziano (oltre un'eta' che non so, al di sotto di un reddito che non so) percepisce un aiuto dallo stato di circa 500.000 lire mensili. In caso di invalidita' grave dell'anziano lo stato paga un'assistenza infermieristica a domicilio.

I disoccupati hanno una casa in affitto gratuito, oltre ad un assegno mensile.

Lo stato cerca il lavoro (dopo aver instaurato un rapporto personale con il disoccupato) e propone fino a tre alternative; ovviamente, se nessuna delle alternative e' accettata e se il disocupato non trova da solo un'occupazione sono comunque persi i benefici sopra citati.

Senza particolare entusiasmo per questo modello rispetto ad altri meno o assai meno "statalisti", mi pare un esempio di come, in un sistema che produce ricchezza (e che accoglie molti milioni di extracomunitari), i soldi pubblici possano essere usati anche per la gente, e non solo per mantenere in piedi strutture di potere.

Ma il fatto e' che sono diverse tante altre cose, a cominciare dalle persone.

 
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