Roma, 9 gennaio 1999
Comunicato della Lista Pannella:
La firma del "patto sociale" tra Governo e 32 associazioni di categoria rappresenta un'umiliazione per il Parlamento e costituisce un attacco gravissimo alla democrazia liberale. La via neo-corporativa scelta dal Governo - contrattazione della politica economica e fiscale con associazioni private che rappresentano gli interessi costituiti - distrugge la funzione delle istituzioni democratiche. Al parlamento, unica sede di confronto e di rappresentanza dell'interesse generale, viene lasciato il ruolo di semplice ratifica di decisioni assunte altrove.
Il risultato del "patto" sarà quello di conservare e rafforzare il potere delle burocrazie dei sindacati e di Confindustria (sempre più "occupata" dalle aziende di stato, Rai inclusa). Il Governo ha garantito contributi per migliaia di miliardi alle grandi imprese concedendo al sindacato la prosecuzione di una politica dissennata sul fronte previdenziale, la conservazione di tutte le rigidità del mercato del lavoro e il mantenimento di una obsoleta struttura contrattuale centralizzata (l'unica in grado di garantire il potere alla trimurti, CGIL, CISL e UIL).
Gli interessi vitali dell'economia, così come quelli di giovani, disoccupati, precari e lavoratori delle nuove professioni sono stati traditi e sacrificati alla ricerca del consenso di tutte le corporazioni.
La concertazione è la negazione della svolta liberale nelle istituzioni e nell'economia di cui l'Italia ha urgente necessità per arrestare il suo declino e sopravvivere nell'Europa della moneta unica.
MARTEDI' 12 GENNAIO ALLE ORE 15 DAVANTI AL SENATO
IN 0CCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DELL'ACCORDO
DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D'ALEMA
MANIFESTAZIONE
DELLA LISTA PANNELLA
CONTRO IL PATTO SOCIALE
E LA SVOLTA NEO-CORPORATIVISTA
Alla manifestazione hanno già annunciato la loro partecipazione parlamentari di diverse forze politiche.