da IL CORRIERE DELLA SERA, sabato 16 gennaio 1999
Lettere e idee
LISTA PANNELLA
I magistrati e gli arbitrati
Nel suo articolo del 13 gennaio sulla prima pagina del Corriere della Sera, dal titolo "Mani pulite? E il magistrato torna a regalarsi l'arbitrato", Gian Antonio Stella denuncia - e quanto giustamente! - lo "scandalo cosi' scandaloso" degli incarichi extragiudiziari dei magistrati.
La descrizione, arricchita di nomi, cognomi e lauti guadagni di questa stortura che contribuisce ad inquinare l'amministrazione della giustizia in Italia e' stata sicuramente efficace.
Gian Antonio Stella non manca, poi, di segnalare all'ammirazione dei lettori i tentativi - anche se fin qui fallimentari - dei politici di porre fine al malvezzo: Ciampi, Amato, Merloni, Di Pietro, Bassanini, Flick e Boato.
Con una scandalosa omissione che e' difficile ritenere casuale: l'impegno della Lista Pannella, culminato il 15 giugno 1997 con il referendum per l'abolizione di questi incarichi.
I "Si'" all'abolizione furono in quella occasione ben oltre 11 milioni, l'85,6 per cento dei partecipanti al voto.
Solo il discutibile istituto del "quorum minimo" vanifico' il massiccio pronunciamento popolare.
E' gia' capitato in passato, ad esempio sulla "golden share", che il Corriere della Sera offrisse ai propri lettori ampie ricostruzioni su vicende di grande rilievo politico ed economico in cui l'unico elemento tralasciato erano le iniziative referendarie della Lista Pannella e le decine di milioni di italiani che si erano espressi nella "giusta" direzione.
Peccato. Una brutta abitudine, ormai, che non fa onore al giornale, disinforma i lettori, ma soprattutto nuoce al concreto perseguimento di quegli obiettivi liberali che di volta in volta il Corriere della Sera vorrebbe proporre all'opinione pubblica.
Benedetto Della Vedova
Segretario nazionale
Lista Pannella, Roma
* Benedetto Della Vedova ha ragione: tra i tentativi di spazzar via per sempre il sistema degli arbitrati c'e' stato anche il referendum promosso dai Radicali e purtroppo fallito per mancanza di votanti. Non averlo ricordato e' stato solo un infortunio dovuto al peggior nemico del giornalismo quotidiano: la fretta.
G. St.